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Migranti in Sicilia: dalla pagina Fb di Musumeci.

Ordinanza migranti, Musumeci insiste mentre i vescovi siciliani dicono “no”

Pubblicato il 26 Agosto, 2020

Ordinanza sulla chiusura degli spazi per migranti come prevenzione anti Covid: Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, non intende arretrare nel conflitto con il Viminale. Così si pronuncia nella sua pagina Fb (da cui è tratta l’immagine in evidenza, N.d.R.): «Per chi ancora non ha capito: il governo nazionale faccia un bagno di umiltà e l’Europa la smetta di girarsi dall’altro lato, lasciando l’Italia e la Sicilia da sole. Noi non ci fermiamo, perché sappiamo di essere dalla parte della ragione. Tutelare la Sicilia è il mio compito di presidente. Ho appena inviato alle autorità competenti una diffida ad adempiere alla mia ordinanza. Se non è impugnata, vuol dire che è vigente e va eseguita. Il silenzio del governo centrale, mentre a Lampedusa ci sono milleduecento persone stipate dentro l’Hotspot, è sempre più assordante».

Nel frattempo, si pronunciano per il “no” all’iniziativa di Musumeci la Conferenza episcopale siciliana e monsignor Antonio Staglianò, vescovo delegato per le Migrazioni, oltre che vescovo di Noto: un “no” alla “politica del capro espiatorio”. A sua volta, il senatore di Italia Viva Davide Faraone ha presentato un esposto contro Musumeci e Salvini per “procurato allarme”.
Al contrario, il presidente della Regione cita a suo favore, su Fb, il parere di Claudio Zucchelli, presidente di sezione del Consiglio di Stato e direttore generale degli Affari legislativi della presidenza del Consiglio: «La sua riflessione sulla legittimità della nostra ordinanza rende giustizia a quanti, con superficialità, hanno pensato che potesse essere un espediente politico. Difendere la salute dei cittadini e proteggerli è un mio preciso dovere. Altro che propaganda!»

La posizione della Conferenza episcopale siciliana

Di diverso parere la Conferenza espiscopale siciliana e monsignor Antonio Staglianò, vescovo delegato per le Migrazioni: «Non si giustifica l’agire di alcuni politici, tendente a usare la paura per un facile, immediato, consenso: chi governa deve piuttosto aiutare la comunità a fronteggiare pericoli e paure con senso di grande prudenza e proporre soluzioni ispirate ai grandi valori della nostra Costituzione. Per questo preoccupa e non appare accettabile, dal punto di vista razionale ed evangelico, quanto si prevede con l’ordinanza 33 del 22 agosto emanata dal presidente della Regione Sicilia, onorevole Musumeci, con cui si semplifica la complessità dei problemi relativi al Covid, individuando la loro soluzione nella chiusura ai migranti e rischiando uno scontro tra istituzioni, che solo può disorientare e accrescere un clima emotivo e superficiale, “indurito” e non “temprato” dalla prova. Chiediamo allora in tanti, credenti e uomini di buona volontà, vie e provvedimenti che permettano alla politica di essere l’arte del bene comune. Ricordiamo che l’uomo, ancor più l’uomo debole come il migrante e il povero, deve restare “fine” e mai essere ridotto a “mezzo”».

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