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Oscar green Coldiretti, 7 i premiati tra cui il veneziano Marco Bozzato con “Verbezie”

Pubblicato il 8 Ottobre, 2021

Finocchietto nero, carota baby, melanzana verde, pisello blu, trenta varietà di erbe dalle potenzialità incredibili. Marco è diventato riferimento di chef stellati e vende a rinomati ristoranti a Venezia, Milano e Roma


8.10.2021 – Si è svolta ieri pomeriggio la finale dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto: ottanta i concorrenti che hanno partecipato in Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, salutati in apertura dal Governatore del Veneto Luca Zaia, dal Sindaco Loris Dalla Costa e dal presidente regionale di Coldiretti Veneto Daniele Salvagno.

La consegna dei premi è stata anticipata da un talk show moderato dalla giornalista Nicoletta Masetto sul tema: ”Il valore del bene terra nella transizione ecologica” su cui si sono confrontati il teologo Don Giorgio Bozza, l’assessore regionale istruzione e lavoro Elena Donazzan e la delegata nazionale di Giovani Impresa Veronica Barbati con il contributo a distanza di Catia Bastioli amministratore delegato di Novamont esperta di bioeconomia. Presenti all’evento i dirigenti Coldiretti tra cui il presidente di Venezia Andrea Colla e il direttore Giovanni Pasquali accompagnati dal vice responsabile dei Giovani Impresa Venezia Davide Montino.


La finale ha decretato i vincitori suddivisi in sei categorie: Campagna Amica, Impresa 5.Terra, Creatività, Fare Rete, Noi per il sociale, Sostenibilità. I protagonisti del concorso sono giovani talenti dell’agricoltura che insieme all’entusiasmo per il proprio lavoro mettono anche la grande responsabilità di essere imprenditori. E così vale per Marco Bozzato di Cavallino Treporti protagonista sin dalla tenera età delle dinamiche aziendali nell’impresa di famiglia a vocazione orticola. Lui che ora ha 32 anni si è meritato la vittoria nella categoria campagna amica per la sua capacità di coinvolgere, consumatori ma anche esperti del settore enogastronomico, in scelte alimentari del tutto accattivanti esaltandone la biodiversità, punto di forza e peculiarità del litorale veneziano.

Il progetto ambizioso pensato e realizzato da Marco che da sei anni si dedica a questo anima e corpo si chiama Verbezia, il nome dell’azienda agricola, che oltre alla coltivazione delle tradizionali verdure di stagione, prende vita in due serre dove si possono trovare erbe e fiori dai colori più variopinti e dai sapori intensi che lasciano senza parole. Nella sua serra tutto è ordinatissimo e su ogni cespuglio c’è una storia da ascoltare.

“Alcune erbe sono perenni, altre stagionali- ci spiega Marco Bozzato- ma ogni singola pianta nasce da seme, bulbo o talea che ho coltivato in azienda, sono il risultato di continue prove, fallimenti, studio e sperimentazione. Cercavo un modo per far apprezzare i nostri ortaggi, spesso sottopagati, amo la mia azienda e volevo trovare il modo di garantirmi un futuro. Mi sono dapprima appassionato alla ricerca di varietà diverse, curiose e saporite come la patata viola e quella rosa, la zucchina tonda; portavo le mie produzioni ai cuochi a Jesolo e Venezia e sono stati loro per primi a stimolarmi e a spingermi a esplorare e coltivare il potere delle erbe preziose in cucina, ma non solo”.

Il primo su cui ha lavorato è stato il Nasturzio dal gusto piccante e leggermente amarognolo, ricorda il crescione di cui è parente stretto. Ogni parte della pianta può essere usata in cucina: i fiori, le foglie ed i semi. Questi richiamano la piccantezza del Wasabi; incredibile l’Insalata Ghiaccio dalle foglie croccanti e straordinariamente sapide grazie al terreno sabbioso del litorale del Cavallino, queste accompagnano qualsiasi pesce e danno carattere ad insalate e piatti vegetariani.

C’è la coclearia conosciuta per le sue proprietà medicinali, essa contiene infatti principi attivi come l’acido ascorbico e utilizzata anticamente dai marinai che nelle loro attraversate la adoperavano per le sue caratteristiche che si avvicinano al prezzemolo ma molto più forti e ricche di vitamina c. Praticamente inodore è il tagete liquirizia che una volta assaggiato, sbalordisce per il suo sapore deciso di liquirizia: è particolarmente versatile per accompagnare qualsiasi piatto dall’aperitivo al dolce. Il finocchietto nero, simile al cugino verde è maggiormente aromatico, il suo sapore ricorda incredibilmente l’anice. L’attenzione va poi alla carota baby che viene venduta al pezzo, una carota di qualche centimetro dal sapore intenso e avvolgente, una singola carotina vale di più di un chilo di pomodori.

C’è poi la melanzana verde e il pisello blu che lasciato in ammollo nell’acqua, rilascia il colore blu e la pianta che richiama incredibilmente il sapore dell’ostrica. Sono più di trenta varietà di erbe, ogni una di loro ha delle potenzialità incredibili. Marco è diventato riferimento di chef stellati del calibro di Enrico Bartolini e Terry Giacomello, le sue erbe vengono spedite in rinomati ristoranti a Venezia, Milano e Roma.

“Sto finalmente trovando soddisfazione nel mio lavoro perché grazie al passaparola il mio prodotto viene apprezzato da intenditori e cuochi che mi chiamano per complimentarsi, questo mi dà la forza di continuare e di dedicarmi con passione, e il premio di oggi è una gratificazione in più per proseguire motivato con il mio progetto.” afferma Marco. “E’ per noi motivo di orgoglio dare sostegno e promozione ad aziende agricole con progetti innovativi come quello del giovane Bozzato che dimostra grinta e determinazione nel perseguire il suo obiettivo- dichiara il presidente di Coldiretti Venezia, Andrea Colla “Insieme a Bozzato anche le altre aziende veneziane che si sono candidate al concorso sono meritevoli di grande attenzione e non possiamo che esserne fieri.” Conclude il direttore Pasquali.

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