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Padova, il Musme riapre a settembre: oltre 200 mila per il rinnovamento del parco tecnologico

Pubblicato il 29 Luglio, 2020


Il Musme, Museo di Storia della Medicina di Padova, riconosciuto per la sua importanza nell’attività di divulgazione medica e scientifica a livello nazionale ma anche per la comunità e il territorio, riaprirà i battenti a settembre. L’attività, che si è fermata per l’emergenza da Covid-19, avrà il sostegno degli enti pubblici e privati. Gli appelli di Francesco Peghin, presidente del Musme, e di Francesco Bui, presidente della provincia, sono stati accolti per il rinnovamento del parco tecnologico da Comune di Padova (30 mila euro), Regione Veneto (50 mila euro), Provincia di Padova (50 mila euro), Fondazione Cariparo (70 mila euro), Università di Padova (comprati 7 mila biglietti per docenti e studenti), Carron spa (10 mila euro) e Stevanato Group (5 mila euro), raggiungendo il plafond necessario per ripartire con tutti i progetti e le attività. Un capitale che permetterà alla società di gestione Palazzo della Salute s.r.l. di riaprire il Museo da settembre prossimo, almeno nei fine settimana, nell’attesa di capire come si evolverà la situazione legata alla pandemia. Il Musme, che ha compiuto 5 anni, ha raggiunto 185 mila visitatori in un anno, coinvolgendo ben 2471 scolaresche. Comunque, anche a porte chiuse, il museo, in questi mesi, ha continuato la sua attività di divulgazione sia storica sia scientifica, organizzando “live tour” in diretta Instagram con esperti dedicati, visite guidate virtuali alla mostra “Io Vivo Sano”, laboratori didattici per famiglie e per bambini, attestandosi, così, come uno dei primi musei italiani a proporre un ricco palinsesto di esperienze non solo virtuali ma interattive. Il Musme ha alla base del suo essere, non solo l’esposizione di reperti e la loro valorizzazione attraverso le più moderne tecnologie, ma anche la partecipazione a eventi di promozione di buone pratiche di salute e benessere. Tra le tante iniziative realizzate, ricordiamo “Io non me la fumo”, il progetto dedicato alle scuole con l’Avatar che spiega ai ragazzi i danni delle sigarette tradizionali ed elettroniche, “Viver sano – Alimentazione e salute”, e “Mondo Vaccini”, gli exhibit realizzati con Fondazione Veronesi. Da sottolineare le mostre “Combattere, Curare, Istruire”, “Padova Capitale al fronte”, “Venire alla luce – dal concepimento al parto”. Inoltre, di particolare rilevanza, “Sport, tecnologia e disabilità”, l’installazione dedicata ai tre meravigliosi campioni paraolimpici Martina Caironi, Bebe Vio e Alex Zanardi, che hanno deciso di “esporsi” al Musme per una visione inclusiva della società e il superamento di ogni barriera. Il Museo è una realtà didattica e culturale importante per tutta la città di Padova come riferimento nazionale. Il Musme rappresenta un’eccellenza culturale, anche se l’emergenza sanitaria per la diffusione del Coronavirus ha colpito duramente i programmi del museo, interrompendo il flusso di visitatori, l’organizzazione di eventi e iniziative, l’ospitalità di convegni. La perdita delle entrate rischia di portare alla chiusura non solo di un polo culturale unico ma anche di interrompere un esemplare modello di collaborazione tra pubblico e privato nel campo della cultura.

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