Pubblicato il 2 Settembre, 2020
“Sull’utilizzo delle mascherine in classe alla fine è prevalso il buon senso», dichiara l‘assessore regionale all’istruzione e formazione del Veneto, commentando la decisione assunta ieri sera su indicazione del Comitato tecnico scientifico. «Da subito, insieme al presidente della Regione Veneto, avevamo detto che sarebbe stato sbagliato imporre le mascherine per ore in classe a bambini e ragazzi in fase di crescita».
“Non solo sotto l’aspetto della salute dello studente, ma anche sotto l’aspetto della didattica – aggiunge l’assessore – la mascherina è incompatibile con la comunicazione tra docente e studente e non contribuisce affatto a creare un clima di empatia in classe. Bene quindi che il Cts ieri sera abbia corretto la rotta – prosegue la referente delle politiche per la scuola in Veneto – Resta il nodo trasporti perché la mediazione raggiunta della capienza all’80 per cento dei posti è ingiustificata e inapplicabile e creerà solo complicanze nella gestione dell’importante flusso di studenti, soprattutto nelle scuole superiori. Il governo deve inoltre trovare le risorse per aumentare il servizio, posto che in tempi così brevi sarà anche difficile trovare mezzi e autisti. Ancora una volta si evidenzia che la già difficile situazione viene peggiorata dai ritardi con cui il governo ha trattato il tema riapertura scuole».
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