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Padova, parte il festival “Photo Open Up”: reportage fotografico

Pubblicato il 25 Settembre, 2020

Da venerdì 25 settembre il Festival internazionale di fotografia “Photo Open Up” ospiterà per un mese il reportage fotografico della padovana Valentina Borgato

Il progetto “Per Padova noi ci siamo” sarà presente al Festival Photo Open Up, festival internazionale di fotografia, dal 25 settembre al 25 ottobre a Padova nelle Scuderie di Palazzo Moroni.

Il reportage “Per Padova noi ci siamo” è stato realizzato nel mese di maggio 2020 dalla giovane fotografa Valentina Borgato, padovana d’origine, ora trasferitasi a Roma dove perfeziona i suoi studi in fotografia. L’autrice ha deciso di immortalare le molteplici attività di volontariato svolte nella sua città per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Padova, infatti, vanta sul proprio territorio un variegato mondo di associazioni e numerosi volontari, che le hanno fatto meritare il titolo di “Capitale Europea del Volontariato 2020” ed ha avviato in tempi record un progetto di aiuto alle persone bisognose battezzato appunto “Per Padova noi ci siamo”, ideato e finanziato da Comune, Diocesi e Centro Servizi Volontariato.

Il reportage esposto è composto da 21 foto scattate in diverse situazioni: dall’operosa attività di imballaggio e distribuzione di prodotti igienico-sanitari da parte della Protezione Civile, all’impegno dei volontari della Caritas, dalla attività del Centro La Bussola, ai medici e infermieri volontari, fino al dinamismo dei ragazzi del CSO Pedro, che si sono impegnati per far arrivare ogni domenica le pizze alle persone senza fissa dimora. Tutti al lavoro assieme, grazie al coordinamento del Centro Servizi Volontariato.

Le foto, realizzate secondo i canoni del reportage classico, nel quale il fotografo entra con discrezione nella realtà da raccontare evitando inutili spettacolarizzazioni, si apprezzano per la loro lettura immediata. Sono state pensate e realizzate in bianco e nero: l’autrice ha sentito la necessità, di restituire uno sguardo omogeneo sottolineato dall’assenza del colore, adatto a fermare nel tempo un momento storicamente importante, favorendo la riflessione sulle azioni svolte e sul loro significato.

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