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Panasonic avvia maxi ristrutturazione: previsti 10.000 licenziamenti globali

Pubblicato il 9 Maggio 2025

Crisi del settore tech, il colosso giapponese taglia il 4% del personale

La crisi che sta colpendo il settore tecnologico globale non accenna a fermarsi. Tra le aziende coinvolte, anche Panasonic, storico leader dell’elettronica di consumo, ha annunciato una profonda ristrutturazione aziendale, che porterà alla soppressione di 10.000 posti di lavoro in tutto il mondo. Si tratta di circa il 4% della forza lavoro totale, pari a 228.400 dipendenti al 31 marzo.

Ristrutturazione su scala globale: metà dei tagli in Giappone

Panasonic ha reso noto che l’operazione avverrà in maniera graduale e nel rispetto delle normative di ciascun Paese. Circa 5.000 licenziamenti avverranno in Giappone, mentre gli altri 5.000 saranno distribuiti nel resto del mondo. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la produttività, alla luce di una congiuntura economica globale sempre più sfavorevole.

Addio alle attività in perdita e snellimento dell’organico

Il piano prevede una revisione profonda dell’efficienza operativa di tutte le divisioni e filiali, con un focus sul ridimensionamento delle strutture non redditizie. Panasonic punta a chiudere o accorpare i siti meno produttivi, eliminare le attività in perdita senza prospettive di recupero, e ridefinire l’organizzazione interna in termini di ruoli e competenze.

Obiettivo: +150 miliardi di yen di utile operativo

Secondo quanto riportato dalla multinazionale, il piano dovrebbe garantire un miglioramento dell’utile operativo pari ad almeno 150 miliardi di yen (circa 918 milioni di euro). Settantamiliardi di questi dovrebbero derivare direttamente dalla riduzione del personale. La stima, come sottolinea Bloomberg, non tiene conto di eventuali impatti derivanti dai dazi doganali USA.

Dall’elettronica di consumo alle batterie: il nuovo corso Panasonic

Fondata come pioniere nel settore dell’elettronica – dai cuociriso ai videoregistratori – Panasonic è oggi attiva anche nel settore delle batterie, soprattutto per veicoli elettrici, un’area ritenuta strategica per il futuro. Tuttavia, la crescente pressione sul mercato ha spinto il gruppo a rivedere le proprie priorità e investimenti.

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