Pubblicato il 2 Ottobre, 2020
Ricordi che fluttuano nel tempo e in una carriera giornalistica tra le più lineari d’Italia. Marino Bartoletti ha incantato i soci del Panathlon di Macerata con racconti avvincenti. L’orgoglio per la capacità della sua terra di organizzare i mondiali di ciclismo, appena conclusi a Imola, in appena tre settimane dopo la rinuncia della Svizzera. La vittoria di Ganna nella cronometro individuale, prima volta per un italiano nella storia, e il ricordo del suo omonimo Luigi maglia rosa (anche se all’epoca rosa non era) del primissimo Giro d’Italia.
E ancora: il Mennea della Olimpiadi russe, la giovanissima ginnasta forlivese porta bandiera italiana alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 Miranda Cicognani e l’aggiudicazione per Roma delle Olimpiadi del 1960 in cui Giulio Onesti aveva creduto più di ogni altro. I suoi ricordi indelebili di Marco Pantani e di Michele Scarponi e la stima e l’amicizia per un altro grande marchigiano, Roberto Mancini.
Un incontro, quello al Parco Hotel di Pollenza, che ha seguito di poco la presentazione della prossima edizione del prestigioso Overtime Festival, la manifestazione internazionale del racconto, dell’etica, e del giornalismo sportivo. Maestro di cerimonie il nuovo Presidente del Panathlon, Michele Spagnuolo. Il Club ha donato recentemente all’ASUR Area Vasta 3 un contributo destinato all’acquisto di un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova.
Presente all’incontro il nuovo sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli. “Marino Bartoletti ci ha regalato passioni, emozioni e sorrisi e le sue parole ci appartengono perché esprimono in modo unico i valori nei quali crediamo e ci identifichiamo – ha detto poi Michele Spagnuolo – perché traducono il nostro entusiasmo per quella cultura sportiva che non è la semplice sommatoria di cultura e sport, bensì il loro prodotto”.