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Paolucci su emergenza idrica: “non esiste programmazione, né azione a breve da parte della Regione”

Pubblicato il 25 Agosto, 2021

“La nota dell’Ente regionale del servizio idrico ci dà ragione: i fondi per affrontare ed evitare l’emergenza c’erano e non sono stati utilizzati, i progetti c’erano e non si è fatta programmazione. La Regione di centrodestra è rimasta inerte, rinviando a un indefinito domani l’emergenza che doveva affrontare ieri”, durissima controreplica del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci a seguito dei chiarimenti a mezzo stampa affidati dalla Regione all’Ersi, ente operativo sul fronte idrico.

“Il silenzio dell’esecutivo regionale che si trincera dietro la risposta tecnica dell’Ersi è oltremodo imbarazzante, alla luce del fatto che la replica non è che una conferma delle nostre circostanziate denunce – continua l’ex assessore al Bilancio – Ci dicono che dei 65 milioni di euro ex Masterplan solo 4/5 milioni sono utilizzati per l’acqua, ma non per l’emergenza; ci dicono che dei 341 milioni di euro governativi che pure la Regione ha avuto a disposizione per via della pandemia, nulla è stato dedicato all’emergenza idrica; ci confermano che sul Pnrr la Regione ha proposto cose, ma, come anche noi sottolineavamo, non sanno quante risorse e quanti progetti oggi sono contemplati dalla bozza approvata da Bruxelles del documento economico finanziario più importante della ripresa. Inoltre riconoscono che la programmazione del governo di centrodestra non esiste, o è in embrione, se non si fa riferimento dell’emergenza idrica nemmeno nelle linee di finanziamento 2021/27. In sostanza con l’avvento di Marsilio, l’acqua smette di essere una priorità.

Scontato, poi, il tentativo di scaricare responsabilità sulle cattive gestioni del servizio: l’Ersi ha fra le sue attribuzioni un potere sostitutivo alla gestione, qualora questa non sia rispondente agli standard stabiliti dal servizio. Bene, registriamo l’inerzia anche su questo fronte, perché, visto che i soggetti non operavano bene non si è agito? Perché se i vertici non hanno prodotto risultati, non sono stati cambiati? Fino ad oggi non ci risultano prese di posizione contro l’Aca o la Sasi, né tavoli tecnici per capire a che punto è la situazione, né quanto sia grave. Inerzia, questa è la parola che abbiamo usato e che continueremo a usare finché questo Governo regionale non darà risposte su questo fronte: non bisogna lavorare molto, si deve solo avere la lucidità di dare corso al buon lavoro fatto da altri”.  

Emergenza idrica: ecco la nota dell’Ersi

Ersi ritiene opportuno chiarire, a beneficio di tutti i lettori, le effettive programmazioni di interventi per il Servizio idrico integrato predisposte negli anni – ossia dal 2017 ad oggi – sulla scorta dei dati forniti dai 6 gestori del Sii presenti in Regione Abruzzo, revisionati e/o integrati dallo scrivente ente di Governo dell’Ambito territoriale unico Rregionale (Atur).

Preliminarmente ritiene indispensabile precisare che l’Ente regionale per il servizio idrico integrato (Ersi) è l’Ente regolatore del Servizio idrico integrato regionale, istituito con la legge Ersi – Ente regionale per il servizio idrico integrato regionale numero 9 del 12 aprile 2011. L’Ente è subentrato ai sei enti d’Ambito istituiti con LR2/1997 a seguito della individuazione di un Ambito territoriale unico regionale (Atur). L’Ersi è l’ente di Governo dell’Ambito del Servizio idrico integrato di cui alla parte III del dlgs 152/2006.

Il Servizio idrico integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. L’ente di Governo dell’Ambito, al quale è stato trasferito l’esercizio delle competenze spettanti agli Enti locali in materia di gestione delle risorse idriche, si occupa tra l’altro della regolazione tariffaria, della programmazione delle infrastrutture idriche, dell’’organizzazione, dell’affidamento e del controllo della gestione del servizio idrico integrato.

Il servizio idrico integrato dell’Ambito Territoriale Unico Regionale (Atur) è oggi gestito da sei Società̀ pubbliche di gestione partecipate dagli Enti locali – Gsa SpA, Cam SpA, Saca SpA, Ruzzo SpA, Aca SpA e Sasi SpA -, a seguito dell’affidamento, da parte degli ex 6 Enti d’Ambito, della gestione del servizio pubblico secondo il modello dell’in house providing. L’ente esercita sui gestori l’attività di controllo analogo di cui al dlgs 175/2016.

L’Ersi in qualità di Ente di programmazione provvede a identificare sulla scorta dei dati forniti dai soggetti gestori il fabbisogno di investimenti sulle infrastrutture idriche al fine di garantire la qualità del Servizio fornito agli utenti e la tutela dell’ambiente.

Il Programma degli interventi – Pdi, ai sensi dell’articolo 149, comma 3, del d.lgs.152/06, è parte integrante del processo di regolazione del Sii e viene verificato ed aggiornato in occasione dei procedimenti inerenti la regolazione tariffaria secondo i metodi deliberati con cadenza biennale dall’Arera.

L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) è l’Autorità di regolazione nazionale nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.

Fatta questa doverosa premessa in merito al primo articolo di seguito si elencano i principali atti di programmazione posti in essere dall’Ersi.

Pianificazione degli interventi per il periodo 2020-23 (Terzo periodo regolatorio Mti-3 Arera): I Piani di irelativi ai 6 (sei) gestori del Sii, sono sati approvati con le deliberazioni del consiglio direttivo di Ersi numero 6, 7, 8, 9 del 25 maggio 2021 e numero 12 e 13 del 14 luglio 2021 aventi ad oggetto: Arera 580/2019/R/idr – Applicazione del metodo tariffario per il terzo periodo regolatorio 2020-2023 e sono pubblicati sul sito istituzionale di ErsiI.

Le dette ultime programmazioni aggiornano e sostituiscono quelle precedentemente approvate da Ersi e dagli ex Enti d’Ambito relative al primo periodo (2012-2016) e secondo periodo regolatorio (2016-2020).

Si fa presente che l’ente di Governo dell’Atur Abruzzo è fra quelli – in Italia – che hanno approvato i propri Piani di interventi sin dal 2012 con il primo metodo tariffario – MtiI-1 – in piena coerenza con le nuove e sopravvenute disposizioni di Arera (allora Aeegsi).

“Piano acquedotti” – Arera – commi 516 e seguenti dell’articolo 1 della legge 205/2017 – istanza di ϐinanziamento del 2018 e aggiornamento del 2020 (su richiesta di Arera – programmazione 2020-2029) – ultimo importo totale € 395.682.102,00 per tutti i gestori abruzzesi; gli interventi riguardano esclusivamente il settore idrico e vanno dai servizi di ingegneria delle reti alla ricerca perdite, dalla riparazione e/o sostituzione di tratti di reti distributrici ammalorate ad interventi strutturali sulle tubazioni adduttrici, sui serbatoi, sulle apparecchiature idrauliche.

Regione e Autorità distrettuale di Bacino (Centrale e Meridionale) per conto del Mit – opere settore idrico – richiesta finanziamenti per un totale di poco superiore ad € 90.000.000,00 (€ 93.336.545,40) di cui € 3.631.545,40 per progettazioni.

“Fabbisogni” – Regione e Mattm (oggi Mite, ministero della Transizione ecologica) – ricognizione del fabbisogno ϐinanziario per investimenti nel Servizio Idrico Integrato nel periodo 2021-2027 – aggiornamento degli elenchi già precedentemente inoltrati da ex Enti d’Ambito ed Ersi – interventi nei settori idrico, fognario e depurativo – importo totale richiesto € 555.473.395,57 per tutti i gestori abruzzesi.

Pnrr (ex Piano dei fabbisogni 2021-2027) – Regione e ministero per la Transizione ecologica – settori fognario e depurativo – richiesta ϐinanziamenti per un totale di € 124.866.293,57.

Pnrr (ex Piano dei fabbisogni 2021-2027) – Regione e ministero per la Transizione ecologica – settore idrico: o acquedotti potenziamenti: richiesta finanziamenti per un totale di € 212.800.000,00; o acquedotti perdite reti di distribuzione: richiesta di ϐinanziamenti per un totale di € 247.396.000,00. In riferimento ai prestiti erogati dal Fondo di cui all’articolo 58 della Legge 28 dicembre 2015, numero 221 condizione per l’accesso da parte delle società di gestione del Servizio idrico integrato è essere in regola con le regolazioni tariffarie, e non essere incorse in procedure concorsuali non ancora concluse (vedi concordato preventivo).

Con riguardo agli interventi per il controllo e riduzione perdite l’Ersi ha inviato fin dal mese di marzo due direttive – protocollo 825 del 11 marzo 2021: individuazione delle attività finalizzate alla riduzione delle perdite idriche e protocollo 826 del 11 marzo 2021: predisposizione progetti definitivi per l’acquisizione di finanziamenti pubblici – cui i 6 gestori non hanno dato riscontro costringendo l’Ente ad un sollecito nel mese di agosto.

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