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Pubblicato il 1 Maggio, 2021

Il Partito Democratico segue con attenzione e preoccupazione la vicenda che in questi giorni vede coinvolta l’azienda Italian Food di Venturina Terme, una delle principali attività del nostro territorio.

Un indotto fondamentale per il numero di addetti che occupa e una realtà a cui è fortemente legata la sorte di molte aziende del settore agricolo che da sempre è fiore all’occhiello del tessuto economico della Val di Cornia. 

Il nostro sostegno e la nostra vicinanza vanno ai dipendenti fissi e stagionali dell’azienda, ma anche ai lavoratori di tutta la filiera che stanno vivendo ore difficili in attesa di capire quale sarà il futuro che li attende. 

La speranza è che, dopo la conferenza dei servizi che si è tenuta nella giornata di giovedì 29 aprile nella quale si è discusso degli scarichi dei reflui di produzione, si possa guardare positivamente all’ipotesi di riapertura dello stabilimento. Il periodo in cui si va ad inserire questa vicenda, così a ridosso dell’inizio della stagione del pomodoro che dovrebbe partire a metà luglio, rende in fatti tutto ancora più delicato. 

Rimane forte la preoccupazione per l’indagine in corso sull’ipotesi di frode, a seguito della quale sono state sequestrate tonnellate di prodotto. Come Partito Democratico ci auguriamo, per il bene di tutto il territorio e nella massima fiducia per gli organi inquirenti, che la vicenda giudiziaria si concluda nel più breve tempo possibile e che possa essere salvaguardata la sicurezza del lavoro dei dipendenti e dell’indotto, nonché tutelata l’immagine e la credibilità di un intero territorio che si lega in modo indissolubile all’agricoltura di qualità. 

Il nostro Partito ha sempre creduto e continua a credere nel progetto di filiera del pomodoro toscano e sostiene l’Amministrazione comunale di Campiglia Marittima che ha presentato un progetto per l’ottenimento dei finanziamenti del Recovery Fund, proprio sulla delocalizzazione del pomodorificio dal centro abitato verso l’area di Campo alla Croce, per sollevare gli abitanti da una difficile convivenza con la fabbrica e dando ad essa l’effettiva possibilità di unosviluppo migliore che potrà generare nuovo lavoro.
Federazione Val di Cornia Isola d’Elba


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