Pubblicato il 10 Febbraio, 2022
Copie di permessi disabili per parcheggiare senza diritto nei posti riservati. Ecco cosa hanno scoperto gli agenti del Reparto di Rifredi, durante alcuni controlli: per i responsabili sono scattate le denunce.
I fatti risalgono alla settimana scorsa.
Il primo caso è emerso durante il rilievo di un incidente stradale in via Maddalena. Gli agenti hanno notato un permesso invalidi, esposto su una delle due auto coinvolte. E si sono insospettiti per il comportamento del conducente che, mentre erano girati, ha tolto il tagliando, nascondendolo nel cassetto portadocumenti.
Il permesso per disabili era una copia
Alla richiesta di spiegazioni l’uomo, innervosito, ha cercato di cambiare discorso ma, di fronte all’insistenza degli agenti ha mostrato quanto esposto sul cruscotto, ovvero un tagliando invalidi intestato al padre. Da una rapida verifica è emerso che l’intestatario era deceduto da diversi mesi e che il permesso originale era stato restituito. Si trattava quindi di una copia che veniva usata senza diritto. Ma i guai per l’uomo non sono finiti.
Da ulteriori accertamenti è risultato che questi utilizzava ancora lo spazio invalidi personalizzato di fronte all’abitazione, non ancora cancellato. Gli agenti hanno quindi sequestrato la copia del tagliando, denunciando l’uomo per uso di atto falso e falsità materiale.
Il secondo sequestro ha origine da un controllo su un reclamo per un veicolo, parcheggiato su un incrocio in piazza Leopoldo. Gli agenti hanno notato che sull’auto, posteggiata in modo irregolare, era esposto un permesso invalidi e quindi hanno avviato la procedura prevista in questi casi: sanzione, senza rimozione forzata in depositeria, ma lo spostamento del mezzo nel primo spazio libero vicino, senza spese per il disabile. Da un ulteriore controllo è però emerso che il titolare del permesso, una donna di 80 anni, non era residente in zona e che l’auto in sosta non risultava abbinata al permesso.
Osservando meglio il tagliando, gli agenti si sono convinti che fosse falso e quindi hanno fatto portare l’auto in depositeria, in attesa che qualcuno andasse a ritirarlo. Alla fine è emerso che si trattava di una copia a colori, fatta da uno dei figli della donna e poi data al fratello, mentre l’originale era esposto nell’auto della donna. Ma le sorprese sono continuate. Alla richiesta di vedere l’originale del permesso intestato alla 80enne, gli agenti hanno trovato un altro tagliando intestato al marito della donna, deceduto da oltre un anno. Il figlio ha dichiarato di non aver avuto il tempo di restituirlo. Anche in questo caso la copia è stata sequestrata e i due fratelli denunciati, per uso di atto falso e falsità materiale. Il permesso scaduto è stato ritirato e oltre alla multa per divieto di sosta, il proprietario dell’auto dovrà pagare anche le spese per la rimozione. I sequestri dei tagliandi sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria.
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