« Torna indietro

Pianificazione e gestione della manutenzione degli impianti industriali

La manutenzione degli impianti industriali non può prescindere da una gestione efficace delle attività necessarie a questo scopo, che devono essere pianificate in maniera accurata. In che modo? Approcci avanzati di manutenzione predittiva e preventiva si rivelano indispensabili da questo punto di vista, dal momento che permettono di ottimizzare l’affidabilità operativa degli impianti e ottenere altri risultati concreti: per esempio il prolungamento della durata utile degli asset industriali e la riduzione dei costi di manutenzione.

Pubblicato il 19 Ottobre 2023

La manutenzione degli impianti industriali non può prescindere da una gestione efficace delle attività necessarie a questo scopo, che devono essere pianificate in maniera accurata. In che modo? Approcci avanzati di manutenzione predittiva e preventiva si rivelano indispensabili da questo punto di vista, dal momento che permettono di ottimizzare l’affidabilità operativa degli impianti e ottenere altri risultati concreti: per esempio il prolungamento della durata utile degli asset industriali e la riduzione dei costi di manutenzione. E se il revamping è una realtà ormai consolidata, un valido aiuto proviene anche da software dedicati: strumenti che si rivelano degli importanti alleati per la manutenzione dei macchinari industriali e degli impianti che, in molti casi, sono caratterizzati da un elevato livello di complessità.

Prevenire i fermi macchina

Dato che guasti imprevisti e fermi macchina inattesi rischiano di avere pesanti ripercussioni dal punto di vista della sicurezza e sul fatturato aziendale, l’aiuto della tecnologia – ben esemplificato dalle soluzioni proposte da  LCS Group – è inevitabile per migliorare la competitività attraverso un incremento dei livelli di affidabilità degli impianti e, di conseguenza, un aumento della produttività. La manutenzione industriale, per soddisfare gli obiettivi di produzione aziendali ed essere funzionale alle esigenze, deve permettere di programmare le operazioni e il lavoro, in vista dell’analisi dei dati a partire dalla quale potranno essere ottimizzati i piani di manutenzione. Si tratta di un approccio proattivo che conduce verso un cambio di paradigma, in funzione del quale la manutenzione industriale ha esattamente la stessa importanza della produzione.

Dalla manutenzione correttiva a quella preventiva

È necessario, allora, passare da un approccio di manutenzione correttiva a un approccio di manutenzione preventiva. Il primo, definito anche con la denominazione di manutenzione a guasto, corrisponde alla politica di manutenzione industriale di base, dal momento che presuppone un intervento unicamente in seguito a un guasto o a un’anomalia. Il principale vantaggio che deriva da tale approccio è rappresentato dalla possibilità di evitare che gli impianti produttivi vengano fermati per effettuare un intervento preventivo o un’ispezione programmata; ma gli svantaggi sono molti di più. Ecco perché è conveniente passare a un approccio di manutenzione preventiva, il cui obiettivo è sia quello di prevenire guasti che quello di limitare gli effetti. È necessario, pertanto, intervenire ancora prima che qualunque anomalia si manifesti.

Le caratteristiche della manutenzione preventiva

La manutenzione preventiva a propria volta si articola in diverse declinazioni: la manutenzione su condizione, la manutenzione ciclica e la manutenzione predittiva. La manutenzione su condizione si fonda sulla rilevazione delle condizioni degli impianti. La manutenzione ciclica si fonda su cicli di manutenzione che devono essere ripetuti in funzione dell’età del macchinario o a cadenze regolari. Infine, la manutenzione predittiva si fonda sull’analisi statistica e si propone di anticipare i guasti anche grazie ai dati che vengono rilevati per mezzo dei sensori che vengono applicati agli asset. Non va dimenticata, infine, la manutenzione migliorativa, finalizzata ad incrementare il livello di manutenibilità e di affidabilità degli impianti.

Il ruolo degli CMMS

Per la manutenzione di un impianto industriale si può cercare aiuto in un CMMS, che permette di avere un quadro chiaro e completo delle risorse a disposizione, ma anche dei processi e del team. Un software di questo tipo permette di definire le priorità di ogni intervento, che così viene assegnato al personale; inoltre, garantisce la rendicontazione delle varie risorse che vengono impiegate per gli ordini di lavoro e assicura la gestione degli eventi manutentivi, siano essi programmati o correttivi. Tramite una organizzazione gerarchica di impianti industriali e asset, è possibile sia analizzare i guasti che monitorare i tempi di fermo macchina. E non è ancora tutto, perché i software di ultima generazione permettono di tenere sotto controllo la cronologia dei gusti.

Il revamping

Abbiamo menzionato all’inizio di questo articolo il revamping: ma di che cosa si tratta di preciso? Esso consiste in una forma avanzata di riuso degli impianti e dei macchinari, a cui si può ricorrere quando si ha la necessità di far tornare pienamente operativi e funzionanti apparecchi che, in caso contrario, sarebbero destinati a essere sostituiti. Come si può facilmente intuire, uno degli obiettivi di questo approccio è quello di ottimizzare le risorse e abbattere i costi. Il revamping non è altro che la ristrutturazione o il ripristino di parti di macchinari (o macchinari interi) che hanno bisogno di essere rimessi a nuovo o migliorati. Il riferimento è a impianti che sono arrivati quasi a fine vita, e che però sono adatti a essere ammodernati o ricondizionati. Il revamping non è una semplice riparazione, però: consiste, al contrario, in un vero e proprio progetto di rinnovamento, molto più articolato, che include fra l’altro un aggiornamento dei meccanismi di controllo e soprattutto un adeguamento strutturato in conformità alle normative in vigore in tema di efficienza energetica e di sicurezza.