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Piano strutturale intercomunale: la prima assemblea alla Cittadella

Pubblicato il 4 Aprile, 2022

«Guardare oltre i confini nell’ottica di sviluppo del territorio»

Questo è quanto emerso dalla prima assemblea pubblica in merito all’avvio del procedimento del Piano strutturale intercomunale che si è tenuta venerdì scorso, 1 aprile, alla sala della Cittadella.

Un appuntamento al quale hanno partecipato Paolo Riccucci, sindaco di San Vincenzo, Nicola Bertini, assessore all’Urbanistica, Alessandro Scalzini, sindaco di Sassetta, Gianluigi Palombi, assessore del Comune di Suvereto, Rossano Pazzagli, docente universitario, e Leonardo Manetti, architetto. 

Un’iniziativa per riflettere e confrontarsi a livello sovracomunale sulle prossime sfide del nostro territorio, analizzandone gli obiettivi sia sotto il profilo urbanistico sia dal punto di vista economico e sociale. 

«Se ogni Comune – ha evidenziato il sindaco Paolo Riccucci – integra la propria pianificazione con quella degli altri territori, il risultato sarà ancor più valido e soddisfacente. È con grande senso di responsabilità che stiamo lavorando a questo aspetto fondamentale. Il 2021 è stato un anno durante il quale sono cambiati molti equilibri, e tante discussioni si stanno riaprendo».

«È stata un’occasione importante – ha evidenziato l’assessore all’Urbanistica, Nicola Bertini – per approfondire l’analisi sulle potenzialità e criticità dell’area in cui i nostri tre Comuni ricadono e l’opportunità per condividere il percorso che questi stanno facendo per condividere di nuovo le scelte urbanistiche e strategiche. La storia di condivisione e coordinamento dei piani urbanistici così avanzata in Val di Cornia – ha aggiunto – ha subito un percorso di involuzione negli ultimi anni e gli sforzi che i Comuni di Campiglia Marittima e Piombino hanno dimostrato nel condividere un documento condiviso di obiettivi e indirizzi urbanistici è un primo segnale di recupero di quei valori e di consapevolezza della difficoltà di affrontare le sfide di questo periodo storico da soli. Il nostro Comune – ha concluso Bertini – peraltro ha sviluppato rapporti di interscambio e collaborazione molto preziosi con Castagneto Carducci, rapporti che vorremmo approfondire. La sfida sarà governare le trasformazioni mettendo al centro della pianificazione ciò che fino ad oggi a San Vincenzo è stato residuale: la ricchezza e il valore dei beni culturali e paesaggistici, la tutela dell’ambiente, la difesa dei servizi essenziali e i nuovi modelli di viabilità e mobilità sul territorio».

Riallineare dunque, in prospettiva, la pianificazione urbanistica con linee di indirizzo elaborate. Il percorso, come è stato evidenziato più volte, è all’inizio, ma gli obiettivi prefissati, da condividere con l’intero territorio della Val di Cornia e con tutti i Comuni che ne fanno parte, sono chiari: dal riconoscimento del grande pregio paesaggistico ambientale delle colline tra San Carlo, Sassetta, Suvereto, Castagneto e Campiglia, passando per la progettazione estesa di una viabilità leggera alternativa finalizzata al collegamento dei territori, pianificando quindi una rete di area.

Non in secondo piano, oltre alla salvaguardia del territorio stesso e alla riduzione del consumo di suolo, la tutela dei caratteri unici del paesaggio, gli incentivi alla dotazione di servizi per il settore turistico nelle varie forme e ogni tipo di forma di sostegno al reddito agricolo.

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