Pubblicato il 19 Agosto, 2020
Anni di continui soprusi, culminati nel 2014 con un attacco ipertensivo che aveva causato la rottura di un vaso sanguigno nel cervello e la conseguente disabilità. E poi proseguiti nel tempo, fino a un mese fa, quando un intervento dei poliziotti del Commissariato Bari-Nuova Carrassi ha posto fine al suo incubo.
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla moglie, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, nei confronti di un uomo, dopo che lo scorso 9 luglio gli agenti della Squadra Volante della Questura di Bari erano intervenuti in un appartamento sito nel quartiere Carrassi, a seguito di segnalazione di violenze su una persona disabile.
Sul posto gli agenti avevano constatato che la donna, costretta su una sedia a rotelle, presentava escoriazioni alla tempia e una lieve tumefazione dell’arcata sopraciliare. La donna riferiva poi che qualche ora prima il marito, indispettito dal fatto di essere stato da lei contattato più volte affinché rientrasse a casa per aiutarla, l’aveva colpita con una manata al volto rompendole sul viso gli occhiali.
Trasportata al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, la donna raccontava agli operatori i numerosissimi episodi di violenza subiti dal marito, oltre alle minacce di morte che le avevano impedito finora di denunciarlo.
Nella querela poi presentata, fra i tanti episodi la donna citava quello che nel 2014 aveva dato origine alla sua disabilità: dopo essere stata malmenata dal marito con schiaffi e pugni al volto, la donna era infatti rimasta stordita al punto da cadere battendo la testa, ed era poi rimasta in coma per cinque mesi.