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Continua l’operazione di “pulizia” di Pier Silvio Berlusconi a Mediaset: bocciati altri 4 nomi famosi

Pubblicato il 11 Luglio 2023

Pier Silvio Berlusconi ha iniziato la sua nuova era su Mediaset con una serie di “repulisti”, mettendo alla porta volti noti come Barbara D’Urso, che ha espresso tutta la sua rabbia, e Belen Rodriguez, la quale l’ha presa con più diplomazia ma nascondendo a fatica un malcelato fastidio.

Intanto si sta già lavorando ai programmi futuri, in particolare sul Grande Fratello, una delle trasmissioni di punta di Mediaset che però ha fatto molto discutere nell’ultima edizione.

Pulizia generale anche al Grande Fratello: Pier Silvio Berlusconi boccia 4 nomi

L’ultima edizione del Grande Fratello è stata molto criticata per le troppe volgarità e parolacce che hanno determinato esclusioni ed eliminazioni eccellenti.

Lo stesso Alfonso Signorini, generalmente molto disponibile e gioviale con i concorrenti, una sera sbottò contro i vipponi invitandoli ad adottare comportamenti più consoni e meno volgari.

E proprio Signorini, che è stato confermato alla conduzione del programma, avrebbe proposto 4 nomi papabili in vista della prossima edizione del GF, ma Pier Silvio Berlusconi li avrebbe bocciati.

Secondo quanto riportato da FqMagazine, i 4 nomi bocciati da Berlusconi sarebbero quelli di Antonio Razzi, Carmen Di Pietro, il figlio Alessandro Iannoni e Justine Mattera.

Circola la voce che il prossima GF sarà composto da vip e da persone comuni e, in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, Berlusconi ha fatto una sorta di “mea culpa” dicendo: “Penso che i reality siano inevitabilmente un pezzo della tv commerciale.

Ci sono limiti che non vanno superati. Tatuaggi, parolacce, scollature. Non era quello. Ci sono limiti che hanno a che fare con sensibilità e rispetto dei singoli. Ho visto una puntata e così non va bene: non è il singolo episodio, dipende da come viene rappresentata una cosa e il contesto. Vorrei che gli autori si sforzassero di lavorare per raccontare storie senza eccessi. La colpa è sempre di chi fa il prodotto. Ci siamo distratti, la colpa è stata nostra”.