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Pitti Filati a Montemurlo: il tessile pratese non è morto

Pubblicato il 3 Luglio, 2020

È la prima fiera mondiale del settore filati dopo le settimane di isolamento post – Covid. Si chiama “Ri-filiamo” il “Pitti made in Montemurlo” che mercoledì 8 luglio (dalle ore 10 alle 18) porterà a Villa Pazzi al Parugiano le collezioni filati autunno/inverno 2021/2022 di 18 aziende di Montemurlo, Prato, Biella, Brescia e Bologna, di cui 12 filature e le restanti di materie prime e servizi. Un evento unico, il primo dopo il lockdown a livello nazionale e internazionale. L’iniziativa nasce da un’idea dell’imprenditore Federico Corrieri della Cofil di Montemurlo, subito accolta e supportata da Raffaella Pinori della Pinori Filati. Orfani delle grandi fiere di settore, annullate a causa dell’emergenza Coronavirus, le aziende pratesi non si sono lasciate abbattere dal momento sfavorevole e in poco tempo si sono inventate una fiera del filato, che ha subito attirato l’attenzione dei produttori anche da fuori regione. Bloccati a causa delle restrizioni quelli oltre frontiera. Un momento per incontrarsi di nuovo, per confrontarsi, per dimostrare che il tessile pratese c’è ed è vivo. « Le immagini delle aziende chiuse, dei macchinari fermi durante le settimane di isolamento per il Coronavirus mi fanno ancora male. – dice Federico Corrieri della Cofil, ideatore dell’evento – Ma è proprio da qui che nasce l’idea della fiera: tornare a filare. È quello che sappiamo fare, è la nostra vita e tutto il settore, dopo le settimane di stop forzato, ha voglia di ricominciare, di incontrare i clienti per presentare loro le nuove collezioni filati, dalle quali nasceranno nuovi tessuti, nuovi capi di abbigliamento».“Ri-filiamo” infatti è una vera e propria esortazione rivolta agli operatori del settore e alle istituzioni pubbliche a rimettersi in moto e a credere con forza, che uscire da questo momento di difficoltà è possibileUn segnale di presenza, di ripartenza, di unità. L’invito a partecipare a “Ri-filiamo”, infatti, è stato accolto da tante aziende – concorrenti, che hanno dimostrato che fare squadra è possibile, soprattutto nei momenti difficili, un valore per niente scontato nel mondo industriale, e non solo in quello pratese. Clienti sono attesi da tutta Italia e per ora le adesioni sono oltre 150. « Nonostante il Covid, il nostro dovere è quello di continuare a fare impresa- commenta Alessandro Aiazzi di Mister Joe, una delle aziende di Ri-filiamo – Questa fiera è l’occasione per mandare un messaggio ai nostri clienti, per dir loro che noi ci siamo e siamo pronti a servirli come abbiamo sempre fatto. Ma è anche un momento per affermare con forza che il distretto tessile pratese c’è ed è vivo ed ha voglia di guardare al futuro con fiducia».

Le aziende che esporranno le loro collezioni sono AZ Zeta Filati e Mister Joe, Casa del Filato, Cofil, Olcese Ferrari, Di.vè, Gi.ti.bi Filati, Igea, Linsieme, Industria Italiana Filati, MilleFili, Papi Fabio, Pinori Filati. Hanno sponsorizzato “Ri-filiamo” le aziende Albini e Pitigliani, Comfibre, Gruppo Colle, I.l.c.a.t, Tessibel, Tessilfibre.

« Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di Federico Corrieri che ha pensato a Montemurlo per organizzare questa fiera- filati. – sottolinea il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai – Un evento che è riuscito a mettere insieme tante eccellenze del distretto e che vuol lanciare un importante messaggio di speranza e di fiducia nel futuro del tessile pratese. In questi mesi l’ho ripetuto molte volte e ne sono sempre più convinto: le incertezze del futuro si possono affrontare solo se sappiamo essere veramente uniti».

Il tessile pratese sta risentendo inevitabilmente le conseguenze della situazione economica mondiale, ma se l’Europa è ancora ferma, l’Oriente sembra ripartito e gli ordini iniziano ad arrivare da Cina, Corea, Giappone. « Ci adeguiamo al momento e presentiamo ai nostri clienti asiatici le nostre collezioni in video conferenza in attesa di potersi incontrare di nuovo e tornare a toccare con mano i filati.- spiega Martina Giusti di Cofil, alla quale fa eco Antonio Mannelli della Casa del Filato- Il problema più grande è quello dei prezzi, degli affidamenti ed è molto frequente che le aziende con le quali lavoriamo ci chiedano sconti o dilazionamenti dei pagamenti anche su materiale acquistato molto prima dell’emergenza Covid. Le aziende del settore comunque ci sono e rimangono aperte. Andiamo avanti passo dopo passo, mantenendo tutto il personale. Lo sentiamo come un nostro dovere». 

La partecipazione all’evento Ri-filiamo, nel rispetto delle norme anti-contagio, sarà strettamente su invito al fine di evitare assembramenti. Saranno rispettate tutte le norme di sicurezza anti-Covid: la presentazione si svolgerà all’aperto con il distanziamento degli ospiti e degli espositori, obbligatoria la mascherina. All’ingresso sarà misurata la temperatura a tutti i partecipanti e sarà attuata una scrupolosa igienizzazione di tutti i locali utilizzati ai fini dell’evento.

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