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Pioggia di polemiche su Chiara Ferragni che riceve anche il Tapiro d’oro: “Ma non è colpa nostra”

Pubblicato il 14 Novembre 2022

Pochi giorni fa i Ferragnez sono stati travolti dalle polemiche per il caso del Museum of Dreamers a Milano, un museo dedicato ai bambini che è stato chiuso poiché era stato prenotato da Chiara Ferragni e Fedez per i figli Leone e Vittoria.

Il problema è che molti genitori avevano acquistato il biglietto per accedere al museo, ma sono stati “rimbalzati” all’ingresso poiché il locale era stato interamente prenotato dai Ferragnez.

La cosa ha naturalmente mandato su tutte le furie i genitori, costretti a riportare a casa i bambini delusi e in lacrime, che hanno sfogato la loro rabbia proprio sul profilo Instagram della Ferragni.

Il tapiro d’oro a Chiara Ferragni e la replica a Staffelli: “Errore del museo”

Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, dopo il grande clamore social ha intercettato l’influencer per consegnarle il Tapido d’oro. Lei ha risposto con ironia: “Dovevi farmelo glitterato” – poi però si è fatta seria e ha spiegato: “Quello che è successo non è colpa nostra, il museo è stato chiuso per un evento privato, cosa che può fare chiunque prenotando sul sito.

L’errore è stato del museo – prosegue la Ferragni – dovreste darla a loro il Tapiro. Mi spiace per le persone rimaste fuori, che comunque sono state rimborsate”.

Le scuse del museo

Non è la prima e non sarà certo l’ultima polemica social legata a Chiara Ferragni, che vive quasi un rapporto di simbiosi con il suo profilo Instagram.

Tra le ultime polemiche c’è quella dell’aperitivo per nulla “ecologico” su un ghiacciaio in Svizzera raggiunto con un elicottero risalente allo scorso settembre.

Intanto però il museo conferma le parole di Chiara Ferragni e in un comunicato stampa chiede scusa spiegando cosa è successo: “Questo è un servizio che noi offriamo a qualsiasi privato e/o azienda. A causa di un nostro errore interno, l’orario delle 18 risultava ancora disponibile online, contando un totale di 16 prenotazioni.

Ci siamo scusati con chi ha atteso spiegando fin da subito l’inconveniente e abbiamo rimborsato sul momento chi ha deciso di non attendere. Museum of Dreamers si assume comunque la propria responsabilità come organizzatore dell’accaduto”.