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Pornografia minorile, donna costringeva la figlia 13enne ad avere una relazione virtuale con l’amante. In manette entrambi

Pubblicato il 17 Giugno 2024

Dopo quelli delle settimane e dei mesi scorsi, ancora un’inquietante vicenda di pornografia minorile. Una donna salentina di 46 anni stordiva il marito, somministrandogli degli ansiolitici per renderlo “inoffensivo” e poi costringeva la figlia minorenne, di appena tredici anni all’epoca dei fatti, a prostituirsi online con il suo amante, un 52enne di Milano. Queste azioni si sarebbero ripetute per anni. La figlia, ora 17enne, avrebbe subito queste violenze, come detto, fin dall’età di 13 anni. Su ordine della magistratura di Lecce, sia la madre che l’amante sono stati arrestati con la pesante accusa di pornografia minorile in concorso e tentata violenza sessuale aggravata. L’uomo è inoltre accusato di atti persecutori aggravati, mentre la donna è accusata di maltrattamenti in famiglia aggravati. Le indagini hanno rivelato che l’amante della donna avrebbe inviato circa 85mila messaggi alla minorenne nell’arco di due mesi tramite un telefono che lui stesso le aveva fornito.

Pornografia minorile nel Salento, violenze anche in casa

Questo telefono era dotato dell’app “Cerberus”, che permetteva di controllare da remoto la fotocamera e il microfono, monitorando ogni movimento della ragazza e quanto accadeva in casa. Le accuse sono state confermate durante un incidente probatorio. La ragazzina, oltre a subire questo trattamento dal 52enne milanese, subiva violenze fisiche e psicologiche già in casa per mano della madre che, in più occasioni, la obbligava a compiere gesti autolesionistici per poter così fotografare le ferite che la ragazzina si infliggeva su gambe e braccia e inviarle così all’amante. La vicenda è emersa grazie a una compagna di scuola con cui la ragazza si era confidata, raccontandole il motivo per cui non poteva più frequentare le lezioni. Da tempo, infatti, la ragazzina era ed è sprofondata in una crisi depressiva: non vuole più uscire da casa, non riesce a dormire e ogni giorno ha incubi e attacchi di panico.