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Poste Italiane, la dura lettera dei cittadini: “Lunghe attese e sovraffollamento”

Pubblicato il 3 Agosto, 2022

Pubblichiamo quanto giunto alla nostra redazione da un gruppo ci cittadini.

Poste Italiane rappresentava l’ ultimo avamposto sociale che in qualche modo veniva incontro alle esigenze di noi cittadini, sia per le modalità con cui si era organizzata da tempo, sia per la costante evoluzione della sua organizzazione, che per quanto deficitaria in alcuni contesti, riusciva ancora a supportare le esigenze della gente.

In questi giorni abbiamo visto cadere anche l’ultimo frammento di un servizio che ci offriva una certa assicurazione, anche in considerazione che il periodo estivo, da tempo, rappresenta la via crucis di noi cittadini calabresi. Infatti dobbiamo segnalare che le apparecchiature di riscossione automatica (chiamate ATM) sono andate in tilt in molti uffici, provocando un sovraffollamento degli stessi e lunghe attese per poter prelevare il contante, in particolar modo le pensioni o quanto necessario alla sopravvivenza, in un periodo ed in un contesto sociale particolarmente difficile.

Siamo stanchi di essere il parafulmine di una società che non ci considera più utili e protestiamo contro un’azienda che del sociale si vanta di essere paladina. Il nostro grido e la nostra rabbia deve arrivare fin dove è possibile per far vergognare quanti prosperano nell’incuria delle azioni e nel menefreghismo congenito.

I sudditi della provincia di Reggio Calabria

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