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Premio Strega

Premio Strega, ecco la prima dozzina dei candidati, quest’anno debuttano graphic novel e fumetti per bambini

Debutta una nuova categoria dedicata alla migliore narrazione per immagini al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e prenderà il via la settima edizione che accoglierà le candidature di libri pubblicati in Italia, anche in traduzione, tra l’1 aprile 2021 e il 31 marzo 2022.

Pubblicato il 10 Febbraio, 2022

Debutta una nuova categoria dedicata alla migliore narrazione per immagini al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e prenderà il via la settima edizione che accoglierà le candidature di libri pubblicati in Italia, anche in traduzione, tra l’1 aprile 2021 e il 31 marzo 2022.

Alle tre categorie del concorso destinate a lettrici e lettori dai 6 ai 7 anni (6+), dagli 8 ai 10 anni (8+) e dagli 11 ai 13 anni (11+) e al premio per il migliore libro d’esordio, lanciato nel 2021, si aggiunge nel 2022 un nuovo premio dedicato a graphic novel, fumetti, albi illustrati e libri senza parole, destinati alle stesse fasce di lettori, dai 6 ai 13 anni.

Intanto, ecco la prima dozzina di candidati allo Strega. Tra le prime schede consegnate dagli Amici della domenica (gli appartenenti al nucleo storico della giuria) spiccano tre titoli: Poco a me stesso (Marsilio), di Alessandro Zaccuri, proposto dalla già vincitrice dello Strega (nel 2018) Helena Janeczek, che quest’anno ha lasciato il Direttivo per dedicarsi a un nuovo impegno professionale in Feltrinelli, cedendo il posto a Dacia Maraini (ma è entrato anche Antonio Scurati); Il cercatore di luce (Mondadori), che Carmine Abate ha dedicato alla vita del pittore Giovanni Segantini, proposto da Alessandro MasiLa verità su tutto (Mondadori) di Vanni Santoni — collaboratore di lunga data de La Lettura —, proposto da Edoardo Nesi.

Poco a me stesso è ambientato nella Milano di metà Ottocento, tra salotti e bische clandestine, sulle tracce della «vita ipotetica, esatta e mentita di Alessandro Manzoni». E anche le tracce del Segantini in Il cercatore di luce ci portano tra i Naviglie e il Duomo, per l’incontro con Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dai primi passi meneghini agli anni in Brianza e in Svizzera. Quanto a La verità su tutto, è un romanzo che mescola misticismo e noir, con la protagonista Cleo che — sulle tracce di una ex fidanzata — parte alla scoperta delle più inusuali realtà spirituali presenti in Italia, dagli Hare Krishna ai Folletti, dagli Smeragdini ai frati di Zeitzé.

Oltre a questi sono già stati presentati per la candidatura: Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri), proposto da Silvia Ballestra; Solo una canzone di Roberto Livi (Marcos y Marcos), proposto da Filippo La Porta; Nessuna parola dice di noi di Gaia Manzini (Bompiani), proposto da Maria Ida Gaeta; Emersione di Benedetta Palmieri (Nutrimenti), proposto da Alberto Rollo; America non torna più di Giulio Perrone (HarperCollins), proposto da Elisabetta Mondello. Ci sono già, inoltre, due titoli di Ponte alla Grazie: La vita adulta di Andrea Inglese, proposto da Franco Buffoni, e Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri, proposto da Loredana Lipperini. E due di La Nave di Teseo: Gli invernali di Luca Ricci, proposto da Guido Davico Bonino, e Il sangue della Montagna di Massimo Maugeri, proposto da Maria Rosa Cutrufelli.

La prossima tappa sarà la scrematura a 12 opere individuate dal Comitato direttivo del Premio stesso per concorrere al riconoscimento che ogni anno, dal 1947, si assegna per iniziativa della Fondazione Bellonci nel Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Ancora non è certo quando verrà presentata la dozzina dei finalisti, comunque in primavera. Poi la cinquina. E infine, il 7 luglio, la serata finale.

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