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Puglia: L’Abbate, ‘Con certificazione sostenibilità, grande opportunità per vini pugliesi’

Pubblicato il 18 Marzo, 2022

Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha approvato il decreto con cui viene definito il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola. L’Italia diviene così il primo Paese a dotarsi di un sistema innovativo e al passo con i tempi. Attraverso un logo distintivo, i vini italiani potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali.

“Si tratta di una grande occasione per il comparto vitivinicolo pugliese – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera – I consumatori e il mercato ritengono le tematiche relative alla sostenibilità ambientale un fattore rilevante, anche in questo momento in cui, a causa dei drammatici scenari internazionali, sembrano passate in secondo piano. Invito il mondo del vino pugliese, dunque, a non fermare il proprio percorso di innovazione, facendo proprie le buone pratiche da seguire in campo e in cantina per garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e un adeguato reddito agricolo previste dal decreto ministeriale”.

Giunge così a compimento il percorso tracciato dalla norma introdotta nel Decreto Rilancio. “Una modifica normativa che ha raccolto il lavoro compiuto negli ultimi anni dall’intera filiera del vino nel solco delle principali strategie comunitarie ‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’ – aggiunge Giuseppe L’Abbate (M5S) – È nostra intenzione raggiungere i medesimi risultati anche in altri settori. Riteniamo, infatti, che il comparto olivicolo-oleario, dove la Puglia è leader in Italia, debba puntare sulla sostenibilità, cogliendo questa opportunità di promuoversi ai consumatori migliorando la propria offerta. Aspetti che sono di interesse anche per quello zootecnico su cui si è già al lavoro” conclude.

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