« Torna indietro

Putin

Putin e i misteri su di lui alimentati dal discorso alla nazione

Pubblicato il 21 Marzo, 2022

Paranoie di essere avvelenato, una possibile malattia, eventi live pre registrati e alte cariche dello Stato che spariscono. Sono molte le indiscrezioni che circolano in questi giorni intorno alla figura di Vladimir Putin. E Le incongruenze rilevate durante il discorso alla nazione di venerdì scorso nello stadio di Mosca hanno alimentato le voci.

Molte le speculazioni tra i media internazionali sul discorso nello stadio Luzhniki per celebrare gli otto anni dall’annessione russa della Crimea. L’ipotesi è che si sia trattato di un evento quantomeno manipolato dalla macchina della propaganda russa. Sono apparse inusuali le varie interruzioni del discorso di Putin. Tre pause di decine di secondi ciascuna hanno intervallato le parole del presidente russo. Una, particolarmente brusca, ha sospeso il comizio di Putin per mandare in onda un intermezzo musicale con la musica del cantante Oleg Gazmanov. Da subito si sono levati sospetti sul perché il momento più importante dell’evento, con Putin che avrebbe dovuto dare l’immagine della Russia come un Paese unito e felice, sia stato interrotto. La risposta ufficiale è arrivata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha parlato di guasti tecnici “ad un server”.

Dall’Ucraina è invece subito stato sottolineato come le interruzioni dimostrerebbero il montaggio in postproduzione dell’evento, che non sarebbe quindi stato trasmesso live ma in differita, per ovviare a eventuali contestazioni o proteste.

Un video circolato sui social potrebbe confermare le tesi ucraine. Durante il discorso di Putin si sentono i fischi che arrivano dal pubblico sugli spalti.

Altri indizi a sostegno delle accuse ucraine vengono da alcuni fermi immagine dell’evento. Nella platea sono inquadrate due ragazze con esattamente gli stessi vestiti di quando avevano assistito un altro discorso tenuto da Putin il 18 marzo 2021. Non tornano poi nemmeno le cifre sull’affluenza dei russi all’evento. I numeri rilasciati dalle autorità russe parlano di 200mila partecipanti, ma durante la partita dei Mondiali di calcio 2018 la stessa struttura aveva ospitato 81mila tifosi, registrando il tutto esaurito.

Putin avrebbe recentemente ingaggiato assaggiatori personali che mangino il suo cibo per controllare che non sia avvelenato. L’indiscrezione arriva da vari media internazionali. Il primo a parlarne è stato il Daily Beast, che ha raccontato del capo del Cremlino preda di “paranoie”.

Il presidente russo avrebbe poi licenziato e sostituito circa mille collaboratori, dai cuochi ai segretari, per paura che anche questi potessero avvelenarlo o comunque remargli contro in qualsiasi modo.

Un altro mistero che circonda Putin è quello della sua presunta malattia. Lo sospettano molti servizi d’intelligence occidentali. Le segreterie di Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito pensano che Putin si stia al momento sottoponendo a un trattamento a base di steroidi, per curare una patologia grave che potrebbe essere un cancro.

Il Guardian spiega come le indiscrezioni siano legate ad alcuni comportamenti tenuti di recente da Putin, come l’enorme e innaturale distanza che tiene con i suoi interlocutori nel corso di incontri con leader di altri Paesi e con i suoi collaboratori. A sostegno della stessa tesi c’è poi l’aspetto fisico di Putin, che ultimamente è apparso più pallido e con il viso più gonfio del solito. Altri ritengono che il presidente russo potrebbe avere il morbo di Parkinson.

Già nel novembre 2020 erano circolate voci sulla malattia del capo di Mosca. Si era detto che si sarebbe ritirato dalla politica perché affetto proprio dal morbo di Parkinson oppure da un cancro.

Da tempo ormai non si vedono più immagini del capo di Stato maggiore Valerij Gerasimov e del ministro della Difesa russo Sergei Shoig. C’è chi ipotizza che non sia frutto di casualità, tenendo conto della notizia del licenziamento di vari membri tra gli alti ranghi dei servizi di sicurezza russi, che Putin avrebbe punito per le scarse performance nelle analisi militari e d’intelligence.

About Post Author