Pubblicato il 18 Giugno, 2020
Controlli dei Carabinieri Forestali per contrastare il bracconaggio ittico nel tratto del Fiume Arno nel Comune di Signa e della Greve nel Comune di Impruneta, in provincia di Firenze. I controlli sono partiti dopo le segnalazioni, ricevute da pescatori e privati cittadini, su persone che pescavano con modalità non consentite e in zona di frega di ciprinidi (carpe, tinche, cavedani, barbi), cioè tratti di corsi d’acqua particolarmente idonei alla riproduzione della fauna ittica.
Su quarantadue pescatori controllati, tre non erano in possesso della licenza e gli è stata comminata una sanzione di 160,00 euro, secondo la legge regionale toscana. In generale, sono state elevate tre sanzioni amministrative per pesca con mezzi non consentiti, assenza di licenza e violazione delle disposizioni sui luoghi e tempi per l’esercizio della pesca, dell’importo complessivo di 380,00 euro.
In particolare, un pescatore, trovato sul fiume Greve, anche lui senza licenza, ha subito una sanzione perché usava un’ancoretta per la pesca a strappo e deteneva delle carpe all’interno di una nassa. La pesca a strappa non è consentita e, soprattutto, non è permesso l’utilizzo dell’ancoretta che permette, dove il pesce si concentra, di prendere all’amo, con lo strappo, uno o più pesci in varie parti del corpo.
I militari hanno proceduto al sequestro amministrativo delle canne e dei mulinelli e della fauna ittica trattenuta, che essendo ancora viva è stata rilasciata in acqua. Tra le attività dei Carabinieri forestali rientra infatti il compito di vigilanza e controllo sulla pesca nelle acque interne, previsto dalla Convenzione con la Regione Toscana, al fine di verificare il rispetto della normativa del settore. I controlli proseguiranno per tutto il periodo estivo.
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