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Quei rifiuti urbani a cielo aperto, differenziati per autore e non per oggetto

Pubblicato il 10 Luglio, 2020

Sul lungomare Imperatore Augusto, a Bari, quella che vedete in foto è la normalità. In estate come in inverno, questa è la situazione dei cassonetti intorno a metà giornata. Il rilascio dei rifiuti avviene lentamente e costantemente fin dalle prime ore del mattino, così che – giunti intorno alle 16 – non vi è più alcuna possibilità di depositare i rifiuti all’interno dei cassonetti, a meno di poco decorose acrobazie.

Gli orari per il conferimento

E’ noto a tutti che esistono orari per il conferimento, ma può capitare di fare confusione. In inverno, si può depositare dalle 12 e 30 in avanti. In estate, invece, dalle 18.30. Questo è scritto sull’adesivo che normalmente campeggia sui contenitori. Normalmente, dicevamo, perché capita, per esempio, che proprio il bidone L 6310 qui sotto ritratto in foto manchi di autoadesivo riportante gli orari.

Punirne uno per educarne cento?

Così. aldilà dei devianti abituali, che non rispetterebbero comunque gli orari, capita che un comune cittadino per bene depositi il proprio sacchetto di rifiuti alle 16 – ossia due ore e mezza prima dell’orario consentito – pensando erroneamente, anche a causa della mancanza di indicazioni, di esservi abilitato dalle ore 15 e 30. E capita che proprio quel cittadino per bene venga sanzionato perché colto con le mani “sul” sacco (e dentro il bidone) da due solerti rappresentanti della polizia locale. Le stesse che dalle 7 del mattino fino a quel momento – ossia per ben nove ore – hanno omesso di sanzionare chi ha ridotto la strada in quel modo, pur trattandosi di situazione abituale, dunque ampiamente prevedibile e rimediabile.

I resti delle aiuole potate dal Comune

Ad aggiungere beffa al danno già subito dal cittadino per bene, la circostanza che accanto ai bidoni facciano bella mostra di sé enormi sacchi condominiali dai quali spuntano rami e foglie (foto in basso). Sono gli scarti depositati in strada poco prima dagli operai della ditta incaricata dal Comune di potare le aiuole. Poco importa che si tratti di residui organici da destinarsi ad apposita raccolta: la differenziata, si sa, si differenzia per autore, non per oggetto del conferimento.

La morale (da cambiare)

Pare insomma che nel perimetro esterno della città vecchia viga una sorta di regola non scritta: chi abitualmente e dolosamente non rispetta le leggi, continui a farlo; chi invece compie un piccolo errore di valutazione, venga punito. Succede infatti, al cittadino per bene, di vedere qualcuno che lancia buste di rifiuti proprio mentre si avvia verso casa con il suo bel verbale da 100 euro fra le mani. Le solerti vigilesse fischiano, ma i delinquenti, si sa, hanno il passo lungo. E si dileguano senza sanzioni. Con buona pace della giustizia. E dei cittadini per bene.

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