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Rapina a mano armata presso la farmacia “Orto dei Semplici”: arrestato pluripregiudicato 49enne livornese

Rapina a mano armata presso la farmacia “Orto dei Semplici”: arrestato pluripregiudicato 49enne livornese

Pubblicato il 20 Dicembre, 2020

Nei giorni scorsi, su ordine della Procura di Livorno, che ha diretto le indagini, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato il 49enne livornese F.A. in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Livorno.

L’uomo è gravemente indiziato di aver commesso la rapina a mano armata alla farmacia “Orto dei Semplici” di Coteto.

Il delitto era stato perpetrato il 18 novembre scorso, quando, verso l’ora di pranzo, in orario prossimo alla chiusura, un uomo travisato ed armato di coltello era entrato nella farmacia, si era portato dietro al bancone e, minacciando la titolare, si era avventato sulla cassa impossessandosi del suo contenuto, raccogliendo un “bottino” di alcune centinaia di euro.

All’esito della repentina azione, durata poco più di un minuto, si era poi dato alla fuga, dileguandosi a bordo di uno scooter e facendo perdere le sue tracce.

La titolare della farmacia, molto spaventata, che durante la rapina si era innanzitutto preoccupata di mettere al sicuro sua figlia e l’altra coadiutrice, presenti all’interno, aveva immediatamente chiamato i soccorsi e fornito ai poliziotti una precisa descrizione di alcune caratteristiche del rapinatore e del suo abbigliamento.

Gli investigatori procedevano immediatamente ad effettuare i rilievi di polizia scientifica e ad analizzare le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza della farmacia e del circuito cittadino, riuscendo ad individuare una targa “parziale” dello scooter utilizzato dal rapinatore, iniziando a “sviluppare” tutte le possibili “combinazioni” delle targhe ed incrociandole – attraverso la profonda conoscenza del tessuto criminale livornese – con i soggetti che potessero essere collegati a pregiudicati locali, delle cui peculiarità (es. tatuaggi, caratteristiche fisiche, movenze, etc.) si faceva una rapida ricognizione alla luce dei dettagli ripresi dai filmati.

Dalla visione delle telecamere si poteva anche apprezzare che il rapinatore, dopo il delitto, si era anche cambiato i vestiti, per sviare eventuali sospetti, senza tuttavia riuscire nel suo intento, posto che l’attività investigativa consentiva agli investigatori della Squadra Mobile di orientare immediatamente i sospetti proprio su di lui, F.A., noto pregiudicato per reati contro il patrimonio, che appena qualche mese fa era stato scarcerato al termine di un periodo di detenzione per scontare la pena inflittagli per una serie di rapine.

La Procura della Repubblica di Livorno, che coordinava le indagini, delegava quindi gli investigatori ad effettuare la perquisizione del sospettato, che veniva notato riporre, nel bauletto dello scooter utilizzato per la rapina, una voluminosa borsa contenente gli abiti usati nel corso del delitto. Venivano anche ritrovati gli indumenti che aveva utilizzato per “cambiarsi” e pure immortalati dalle telecamere cittadine, oltre ai bracciali, che aveva ancora addosso, nitidamente distinguibili nei filmati.

Alla luce del grave quadro indiziario raccolto e del serio, concreto ed attualissimo pericolo di recidiva, il G.I.P., accogliendo integralmente la richiesta del p.m. della Procura di Livorno, disponeva la custodia cautelare in carcere del noto pregiudicato, che veniva condotto a “Le Sughere”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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