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Rassegna Liber Paradisus a San Lazzaro

Rassegna Liber Paradisus a San Lazzaro, un viaggio nella musica e nei generi in 13 concerti dal 16 ottobre al 27 novembre 2020 in Sala Paradiso.

Pubblicato il 12 Ottobre, 2020

Rassegna Liber Paradisus a San Lazzaro, un viaggio nella musica e nei generi in 13 concerti dal 16 ottobre al 27 novembre 2020 in Sala Paradiso.

Sarà Bobo Rondelli, il 16 Ottobre 2020, ad aprire una nuova stagione di concerti all’Arci San Lazzaro per la rassegna Liber Paradisus, 13 appuntamenti nei quali i generi, gli stili e i linguaggi musicali si avvicinano e parlano tra loro: dalla tradizione della Filuzzi, alla canzone italiana storica e contemporanea con artisti di fama nazionale, dal jazz al rock demenziale e ironico, dal teatro-canzone alla classica e alla world-music, dal folk di tradizione europea fino al rock progressive italiano di fama internazionale.

Una nuova rassegna, dunque, che trova terreno fertile nel percorso di ricerca artistica inaugurato da più di 10 anni con il Festival Paradiso Jazz e continuato negli anni con nuove sperimentazioni che hanno il loro comune denominatore nel voler spaziare tra i generi e linguaggi.

È così, infatti, che negli anni il Circolo Arci San Lazzaro, con la direzione artistica di Marco Coppi e la direzione organizzativa di Franco Fanizzi, ha saputo dar vita a nuove esperienze nel campo della proposta musicale, dentro e fuori il Circolo: dalla rassegna Paradiso Suite al Festival Porretta Prog; dall’incontro consolidato con il Reno Folk Festival e i Giovani Danzatori Bolognesi fino ad arrivare, appunto, a Liber Paradisus, una rassegna che intende liberare e sprigionare questi contenuti culturali in un’unico “libro” che si riconosce nella voglia di rendere la musica accessibile a tutte e tutti.

Liber Pradisus, infatti, omaggia espressamente la legge emanata nel 1256 dal Comune di Bologna con la quale venne abolita la schiavitù e la servitù della gleba. Un omaggio che è anche fonte di ispirazione, un tentativo di raccontare la voglia di liberarsi dalla prigionia dei generi musicali, dall’omologazione dei gusti e degli eventi culturali.

Una scelta a dir poco coraggiosa in un momento in cui propio il comparto musicale e, in generale, il settore della cultura e delle attività di aggregazione, sta attraversando una fase a dir poco complicata.

È così, dunque, che Liber Pradisus lancia un segnale di speranza attraverso 13 concerti (ingresso 12/15 euro + tessera Arci). Gli spettacoli si terranno nella Sala Paradiso nel rispetto delle normative di contrasto al Covid con una capienza massima di 240 spettatori (salvo nuove restrizioni).

I concerti in programma

Si comincia il 16 ottobre, alle 21.00, con Bobo Rondelli, uno spettacolo intimo e leggero, pensato appositamente per il ri-torno alle cose semplici e ai valori importanti della vita. Sul palco, oltre alle sue fedeli chitarre, il pianista e tastierista Claudio Laucci. Il cantautore livornese ha scritto e continua a scrivere di amori difficili, storie tragicomiche, sentimenti struggenti e drammi esistenziali, ma soprattutto continua a fare del palco il suo vero habitat, mescolando, da insospettabile performer, comicità grossolana e sottile provocazione, suggestioni poetiche e ballate che sanno toccare l’anima.

Venerdì 23 ottobre sarà invece la volta di Omar Pedrini, cantautore e presentatore italiano, ex chitarrista, paroliere e cantante dei Timoria che presenterà un progetto acustico che racchiude storia e novità personali e della musica che da sempre lo contraddistingue come un’icona della musica italiana.

Sabato 24 ottobre, invece, il concerto dei L’Orage, un viaggio in territori non definibili con classificazioni di genere a cavallo tra musica tradizionale e rock, con l’influenza dei grandi cantautori italiani ed europei.

Primo appuntamento con il jazz martedì 27 ottobre con Roberto Gatto Perfect Trio: nel corso di una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz Italiano, del quale è uno dei musicisti più rappresentativi, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader. Roberto Gatto ha dato a questo gruppo il nome di “trio perfetto”, a indicare la formazione in cui attualmente si trova più a suo agio e che gli permette di suonare tutta la musica in assoluta libertà.
Chiude la programmazione di ottobre il concerto di uno dei più grandi interpreti della canzone italiana. Venerdì 30 ottobre, infatti, nella Sala Paradiso dell’Arci San Lazzaro, arriva un cantante che non ha bisogno di presentazioni. Stiamo parlando, infatti, di Bobby Solo, una delle voci e degli interpreti che hanno portato in Italia la cultura della musica americana fondendo gospel, blues, rock and roll e country d’autore.
Martedì 3 novembre 2020, invece, nuovo appuntamento con il jazz con l’Emilia Romagna Jazz Orchestra, la formazione composta da noti musicisti professionisti dell’Emilia Romagna e integrata con alcuni dei migliori giovani talenti e studenti della regione. L’orchestra è diretta dal trombonista e arrangiatore Roberto Rossi e dal direttore artistico Piero Odorici.

La settimana continua con una sterzata di genere con l’arrivo, il 6 novembre 2020, dei Gem Boy, la band demenziale nata a Bologna e che grazie alla creazione di cover parodistiche di canzoni famose, con riscrittura dei testi, trattando temi quali il sesso e la poca credibilità dei cartoni animati, è diventata negli anni un’icona del genere.

Martedì 10 novembre 2020 si passerà, invece, al concerto del flautista Marco Coppi e del chitarrista Gianni Landroni, due noti concertisti di grande bravura ed esperienza che amano muoversi tra i più diversi mondi musicali. Il loro concerto è costituito da world-music e da classicità. Un viaggio attraverso il mondo, le epoche, e i grandi compositori di ieri e di oggi.

La settimana successiva, martedì 17 novembre, Liber Paradisus accoglierà il live di Massimo Faraò e Claudia Zannoni Quartet. Massimo Faraò è considerato il più “nero” dei pianisti italiani, le sue collaborazioni con grandi maestri del jazz internazionale sono numerosissime, il grande swing è di casa sui tasti del suo pianoforte. Nel cartellone di Liber Paradisus si presenta in quartetto con la apprezzatissima cantante Claudia Zannoni, alla chitarra il talento jazz di Davide Palladin, al contrabbasso la sicurezza ritmica e la bravura di un collaboratore stretto come Nicola Barbon.

Poesia, trasgressione, intelligenza ed estro saliranno sul palco dell’Arci San Lazzaro venerdì 20 novembre 2020 con l’arrivo di Pierpaolo Capovilla, un artista che, dopo la grande esperienza del Teatro degli Orrori, presenta uno spettacolo solista di reading in compagnia di un grande musicista polistrumentista. Serata da ascoltare a tutto tondo, una voce che colpisce l’animo e la coscienza e che lascia il segno.

Il 21 novembre 2020 il concerto de I Liguriani, una band che si propone di unire diverse culture da mare e da terra. Musiche e parole che colte dallo sconfinato territorio della storia e della memoria collettiva si fanno Arte ed arrivano a parlare una lingua universale.

Penultimo concerto di Liber Paradisus con un’appuntamento imperdibile per gli amanti del progressive e delle avanguardie musicali che hanno segnato la musica italiana con il concerto degli AREA + Tazebao di martedì 24 novembre. AREA, infatti, è un nome che appartiene alla mitologia della musica progressive e di ricerca in ambito italiano ed internazionale. Oltre a musiche tratte dal recente “100 GHOSTS” di Patrizio Fariselli, il gruppo presenta i brani più famosi del repertorio storico degli AREA cantati, per la prima volta dalla scomparsa di Demetrio Stratos, dalla straordinaria voce di Claudia Tellini.

Chiudono la rassegna Arti & Mestieri + Altare Thotemico il 27 novembre , uno dei più importanti gruppi storici italiani di jazz/progressive rock capace di proporre un sound inconfondibile, originale, intenso e delicato, estremamente evocativo in cui jazz, rock progressivo e sonorità mediterranee si fondono dando vita a un linguaggio di grande comunicativa. Arti & Mestieri rinverdiscono i fasti di un tempo, dimostrando come la qualità e la classe delle musiche siano rimaste pressoché intatte.

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