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Rebecca Staffelli

Rebecca Staffelli in tribunale contro Mr Rizzus: “Ho dovuto cambiare casa, avevo paura di uscire da sola”

Pubblicato il 29 Novembre 2023

“Non sapevo esistesse questa canzone, fino a che non ho visto sui social questo sconosciuto che cantava la frase su di me. Un incitamento alla violenza che ha scatenato in me molta paura perché istigava altre persone a farmi del male, ed è stata seguita da insulti e minacce di altri che avevano condiviso a catena. Ho dovuto cambiare casa, avevo paura di uscire da sola”.

Così, in aula di tribunale a Monza, ha raccontato Rebecca Staffelli, personaggio radiofonico e televisivo (con Cesara Buonamici supporta Alfonso Signorini nell’attuale edizione del Grande Fratello Vip), nonché figlia di Valerio, popolare volto del tg satirico Striscia la Notizia. 

La 25enne ha denunciato due persone, il coetaneo monzese Simone Rizzuto, che si dedica alla musica trap con il nome di Mr Rizzus (non nuovo ai guai giudiziari), autore di un testo nel quale si invitava a “sc….e la figlia di Staffelli”, e un altro giovane lombardo, Simone P., di Tirano (Sondrio) che aveva riproposto il brano sul proprio profilo Instagram. 

La contestazione riguarda appunto una canzone pubblicata su Youtbe: “20900 (il codice di avviamento postale di Monza, ndr) delinquenti, sc….te la figlia di Staffelli”, è l’estratto del brano che gli è costato il processo.

Ma l’accusa è stata estesa anche all’altro utente che ha fatto scoprire l’esistenza della canzone alla vittima, dedicandole il verso incriminato in un post. I due imputati hanno fatto scelte processuali distinte: il trapper sarà giudicato con il rito abbreviato a gennaio, mentre l’altro ragazzo sta affrontando il giudizio ordinario.

Mr Rizzus è uno dei nomi di punta di un collettivo di rapper detto Gang 20900, o Sacra Corona Ferrea, ha iniziato a delinquere fin da minorenne. Ha già rimediato una condanna per atti persecutori nei confronti di un ex fidanzata, e per rapina aggravata contro un cameriere cingalese aggredito in centro a Monza (rottura del femore con 40 giorni di prognosi) per cui è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Ha fatto parlare di sé anche per insulti a carabinieri, polizia, e a personaggi televisivi, come Vittorio Brumotti, colpevole di aver documentato lo spaccio di droga nella zona della stazione di Monza per conto di Striscia la Notizia. A luglio scorso è arrivato per lui il decreto di sorveglianza speciale emesso dal Tribunale per le misure di prevenzione su richiesta della Divisione anticrimine della Questura brianzola. Una misura solitamente adottata per i delinquenti abituali.