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Forze dell'ordine: taser in 18 città italiane dal 14 marzo

Reggio Calabria, chiama il 113 e confessa di aver ucciso la sorella poi aggredisce gli agenti

Pubblicato il 7 Giugno, 2022

Nei giorni scorsi, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Reggio Calabria ha deferito, per i reati di resistenza, violenza, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale, un ventiquattrenne pregiudicato.

All’arrivo degli operatori presso la sua abitazione, l’uomo, che aveva falsamente segnalato al numero d’emergenza 113 di aver ucciso la sorella, in evidente stato di agitazione, ha impugnato un oggetto di vetro e tentato di aggredire gli Agenti.

Vista la pericolosità del soggetto, gli operatori di polizia hanno utilizzato la pistola ad impulsi elettrici Taser X2 per paralizzare temporaneamente l’uomo e consentire loro di intervenire in sicurezza. Dopo essere stato immobilizzato, il soggetto è stato assistito da personale sanitario già presente sul luogo dell’intervento. L’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici ha evitato ulteriori e più gravi conseguenze per l’incolumità dell’esagitato e degli stessi operatori della Polizia di Stato.

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