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Regina Coeli sequestrano e violentano un detenuto

E’ la cronaca di quanto accaduto nel carcere di Regina Coeli, a Roma, dove due detenuti hanno sequestrato e violentato un compagno anch’esso recluso. 

Pubblicato il 20 Aprile, 2022

E’ la cronaca di quanto accaduto nel carcere di Regina Coeli, a Roma, dove due detenuti hanno sequestrato e violentato un compagno anch’esso recluso. Lo ha reso noto il Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria che ha spiegato come i responsabili sarebbero due uomini di origine slava, in carcere perché accusati di rapina e altri reati. La vittima è stata prima minacciata con un coltello costruito in maniera rudimentale, tenuto legato con un corda e, fortunatamente, I poliziotti penitenziari sono riusciti a intervenire in tempo per fermare l’aggressione. Il detenuto, grave, è stato trasportato in ospedale.

Somma: “Un episodio vergognoso e raccapricciante”

Maurizio Somma, segretario nel Lazio del Sappe, si è espresso in questo modo: “Un episodio vergognoso e raccapricciante, certamente favorito dall’allentamento della sicurezza interna, dovuto alla vigilanza dinamica“.

indagini carcere
Foto di repertorio

Capece: “Il sistema si sta sgretolando ogni giorno di più”

Il responsabile nazionale del sindacato, Donato Capece, ha aggiunto: “Questi sono i frutti di una sorveglianza ridotta in conseguenza della cervellotica vigilanza dinamica, dell’autogestione delle carceri e dei numeri oggettivi delle carenze di organico del reparto di Polizia penitenziaria di Roma Regina Coeli.

Quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri, che di fatto ha determinato una pericolosa autogestione dei penitenziari. Il sistema, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più“.

Il sindacato parla di “provvedimenti scellerati”

Si riscontra il “regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno otto ore al giorno, con controlli sporadici e occasionali”; si parla anche di soppressione delle sentinelle della Polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, di carenze di organico dei poliziotti penitenziari e di mancato finanziamento per i servizi anti-intrusione e anti-scavalcamento. Capece non usa mezzi termini: “La politica se n’è completamente fregata“.   

Foto d’apertura: Regina Coeli di Lalupa – Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org

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