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Regione: botta e risposta Marcozzi (M5S)-D'Incecco (Lega)

Regione: botta e risposta Marcozzi (M5S)-D’Incecco (Lega)

Pubblicato il 27 Ottobre, 2020


Botta e risposta. Leggiamo, in tre post diversi, sulla pagina Facebook di Sara Marcozzi, consigliere regionale e capogruppo dei Cinquestelle in commissione Bilancio: “Il MoVimento 5 Stelle in Regione Abruzzo ha sempre tenuto un comportamento di massima collaborazione con la Giunta regionale, superando divisioni partitiche in nome dell’unità per sostenere il tessuto economico abruzzese. Il Presidente Marsilio, invece di chiedere a noi un senso di responsabilità che già mettiamo in pratica, inviti i suoi alleati di partito e di coalizione a fare altrettanto. Ammesso che conoscano la differenza tra politica e propaganda. Hanno perso settimane a parlare di poltrone e a rallentare i lavori del Consiglio regionale mentre i contagi tornavano a salire. Ora non c’è più tempo da perdere. Invece di fare la solita corsa al comunicato stampa per attaccare il Governo nazionale, la Giunta regionale torni a guardare in faccia la realtà e agisca di conseguenza. La prima cosa che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia devono fare è dirottare subito i 6 milioni di euro, trovati in poche ore e già stanziati per pagare i ritiri estivi del Napoli calcio (che potrebbero diventare 12 in caso di rinnovo della convenzione), nelle casse delle piccole e medie imprese abruzzesi. L’emergenza Covid non aspetta” E ancora: “Lega e Fratelli d’Italia hanno fallito su sanità e trasporto pubblico, la maggior parte dei soldi del Cura Abruzzo 2 (promessi ad aprile) non si vedono, e invece di lavorare di più hanno pure il coraggio di fare propaganda per speculare sulle difficoltà degli abruzzesi”.

Botta e risposta: replica Vincenzo D’Incecco (Lega)

Replica Vincenzo D’Incecco (Lega), presidente della I Commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali: “Le critiche dei Cinquestelle sono prive di una progettualità politica e quindi valgono zero, tentano invano di salvare la faccia agli occhi degli attivisti e le poltrone. A livello umano, a me spiace dover replicare ma qui siamo di fronte al classico accanimento terapeutico, non c’è nulla da fare se non si capisce la normale dialettica politica con i tempi che ne conseguono ma, giustamente, i Cinquestelle non possono saperlo, perché non governeranno mai. Ai duri e puri d’Abruzzo con il dito sempre pronto a bacchettare, consapevoli della loro debacle viste le numerose disaffezioni sui territori, chiedo se il protocollo sanitario adottato dal ministro Speranza sia stato corretto e se, tutti i decessi della passata primavera, non siano dipesi da qualche errore, vista la loro preoccupazione per la sanità lombarda che vanta l’Ospedale Fiera a Milano (a disposizione dell’intero Paese), fatto costruire da Guido Bertolaso in un batter d’occhio e con fondi privati“. E ancora: “La Marcozzi rassegni le dimissioni da consigliere regionale, fa finta di preoccuparsi delle aziende che il premier Conte, in quota Cinquestelle, sta mandando in rovina. L’eroina di casa nostra, con l’implosione del partito che le sta permettendo di sedere in consiglio regionale da ben 7 anni, non ha fiatato su banchi a rotelle e monopattini, ovvero le scelte del governo centrale Pd-5S e, adesso, pretende di dettare la linea al governo regionale. Astensione Astensione, ecco cosa fanno i 5S in Abruzzo”.

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