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Riccardo Gelichi: “Prima s’informa poi si protesta”

Riccardo Gelichi: “Prima s’informa poi si protesta”

Pubblicato il 29 Gennaio, 2021

Inaccettabile ridurre il tema Ospedale di Piombino a una campagna di protesta, se chi muove la protesta, non è un comitato ma un amministratore pubblico. Comprensibile in campagna elettorale, ma dal governo del territorio ci si aspetterebbero atti precisi e circostanziati.

Ad esempio sarebbe interessante sapere se quell’appuntamento annunciato dal sindaco lo scorso dicembre con l’assessore alla sanità regionale è avvenuto; in quell’occasione il sindaco avrebbe potuto capire la posizione della Regione sull’argomento Ospedale e punto nascita e magari insieme avviare una strategia congiunta.

L’amministrazione avrebbe potuto avviare un Consiglio tematico sul tema sanità, oppure ancora meglio una commissione tecnica con la direzione dell’Asl Nord Ovest. Il Comune potrebbe anche dirci quali proposte ha portato nell’ultima assemblea della Società della Salute delle Valli Etrusche, quali impegni ha validato nelle precedenti assemblee e se questi sono stati ottemperati.

Lo dica lei, sindaco, perché dopo diciotto mesi di governo non si è chiarito né con la Regione né con la direzione dell’Asl Nord Ovest, oppure ci racconti degli impegni presi dentro la società della Salute in merito al nostro nosocomio.

La sanità non può essere solo un argomento
da social, sarebbe interessante sapere chi ha formulato la richiesta di deroga al punto nascita, su quali parametri, standard organizzativi tecnologici e di sicurezza, flussi di mobilità; insomma sapere le motivazioni per le quali sono venute meno le caratteristiche necessarie che hanno portato a un diniego della deroga.

Oppure, se esiste un modello organizzativo diverso e allora quale? Poi eventualmente si protesta, quando tutto è molto chiaro, i passaggi istituzionali sono stati fatti con atti precisi e i cittadini sono informati, quindi consapevoli.

Riccardo Gelichi Portavoce Ascolta Piombino

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