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Lago Maggiore, si cerca ancora Sebastiano Bianchi, giovane talento del basket

Pubblicato il 23 Novembre, 2021

Con il passare delle ore, la speranza di trovare vivo il giovane Sebastiano Bianchi si affievolisce. Lui, 29 anni, talento del basket con un passato nella Paffoni Omegna, è scomparso nella serata di lunedì 8 novembre. Ieri mattina, di buon’ora, sono iniziate le ricerche, senza per ora dar esito positivo.

Nessuna traccia di quel giovane di quasi 2 metri di altezza, forte nel fisico e fragile nell’animo. Tutto farebbe pensare ad un estremo e tragico gesto.

Chi è Sebastiano Bianchi

Sebastiano Bianchi, 29enne giocatore dei Legnano Basket Knights, con un passato nella Paffoni Omegna, è figlio e nipote di noti florovivaisti di Verbania. Nato a Omegna, viveva ad Arizzano con i genitori.

Di 1,97 metri di altezza, debuttò nel basket giovanile con la Pallacanestro Varese e la Pallacanestro Cantù. Attualmente giocava nel ruolo di ala nel campionato di serie B. Protagonista del girone A, leader delle statistiche per minuti giocati, giocatore versatile, terzo miglior marcatore stagionale, con una media per match di 17,5 punti,

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La scomparsa

Il mistero della sua scomparsa non ha ancora trovato soluzione. Bianchi è uscito di casa nel cuore della notte tra lunedì e martedì, intorno all’una. Ha preso la sua auto, una BMW bianca.

La madre, provando più volta a contattarlo sul cellulare senza successo e non vedendolo rientrare, ha lanciato l’allarme. Le Forze dell’Ordine hanno subito ritrovato la sua vettura, parcheggiata nell’area di sosta del lungolago Palatucci, a Pallanza: serratura aperta e chiavi sul cruscotto, ma nessuna traccia del cellulare, ancora irraggiungibile.

Le ricerche

Scattato l’allarme, sono da subito partite le ricerche, iniziate proprio dal luogo dov’è stata rinvenuta la sua auto sul lungolago Palatucci. Alle ore 5 di ieri, i Vigili del Fuoco e la squadra nautica della Polizia erano già in acqua, a perlustrare quella porzione di Lago Maggiore tra i comando dei carabinieri e Villa Taranto. E alle ore 9, a dare man forte, è arrivato anche il nucleo sommozzatori da Torino.

I soccorritori hanno lavorato tutto il giorno, finché c’è stata luce, ma purtroppo senza esito. Il padre del giovane è rimasto lì, sul lungolago, per tutta la mattina.

Le ricerche sono riprese questa mattina, 10 novembre, nella speranza di far luce su questa scomparsa ancora inspiegabile.

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