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RIGASSIFICATORE: PIOMBINO E’ GIA’ ALLA “CANNA DEL GAS”

Pubblicato il 30 Marzo, 2022

È calata dall’alto la notizia che la Toscana, probabilmente  Piombino, possa essere una futura sede di un secondo rigassificatore dopo quello già attivo a Livorno. 

L’ennesima scelta infelice di un governo, che  opta per un altro impianto che non renderebbe autonoma l’Italia dall’acquisto di gas da paesi stranieri, per Futuro Civico potrebbe essere questa l’ennesima occasione persa per investire sulla vera autonomia energetica del nostro paese. 

Si tratterebbe solo di  cambiare gli attuali fornitori stranieri, con altri che per giunta lo farebbero con navi gasiere provenienti da più parti del mondo.

Circa dieci anni fa furono effettuate stime da parte degli esperti del settore che, fra riserve certe e possibili, prevedevano che le terre e i mari italiani celassero circa 350 miliardi di metri cubi di gas. Va detto anche che a cavallo fra gli anni novanta e duemila, in Italia si   estraevano 20 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, a fronte degli attuali 3,34 . 

Non sarebbe giunta l’ora di tornare ad estrarre e sfruttare il nostro gas?

Avremo gradito da parte del governo attuale, ma anche di quelli precedenti, eguale tempestività nel ricordarsi di questa cittadina di provincia, un tempo importante sede siderurgica, quando da quest’ultima sono partite, nel corso di molti anni, ripetute richieste di aiuto, tutte sistematicamente ignorate da Roma . 

Preso atto della situazione, non comprendiamo con quale coraggio il governo venga a proporre Piombino come la citta’ che salverà le sorti di una intera nazione, senza alcun ritorno economico ed occupazionale per il territorio.

Ma ai cittadini di Piombino chi li salverà da una stagnazione che perdura da più di un decennio?

È l’ora di dire basta ad una politica “mordi e fuggi” che da tempo ha già lasciato alla “Canna del gas” una città ed un territorio.

FUTURO CIVICO

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