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Rimateria: “leggiamo novità importanti e molto serie”

Pubblicato il 25 Agosto, 2021

Apprendiamo dalla stampa che sulla questione fallimento di Rimateria, questa volta parla il privato. Lo fa Unirecuperiattraverso un atto di citazione nei confronti del presidente di Rimateria Francesco Pellati e il consigliere di amministrazione Andrea Campi designato dall’ altro socio privato, Navarra. La motivazione principale sarebbe l’irragionevole rinuncia al piano di salvataggio di Rimateria proposto da Unirecuperi, che aveva offerto la piena disponibilità economica per il ripiano del disavanzo, garantendo il percorso di continuità aziendale. Da quello che si evince dalla stampa sembra che questa proposta non sia stata presa in considerazione nel Cda dallo stesso Presidente Pellati e dal consigliere Campi. Lo sappiamo quasi per caso, da atti che sono depositati in tribunale, i cui contenuti però hanno un valore politico enorme ed è difficile pensare che siano sfuggiti dal controllo della politica. Ricordo che il Presidente Pellati, dentro la società Rimateria era espressione diretta del Comune di Piombino,nella persona del sindaco Ferrari, che lo aveva nominatotessendone le lodi come grande uomo di esperienza, munito di doti manageriali e capacità di mediazione. Pertanto ci domandiamo se Pellati informò il sindaco Ferrari che Unirecuperi aveva avanzato la proposta di salvataggio ? Ci domandiamo se la decisione di rifiutare l’ offerta di Unirecuperi, come ci descrive l’articolo di stampa, sia stata assunta dopo gli opportuni approfondimenti ? Secondo Unirecuperi, Rimateria non solo si poteva salvare ma avrebbe potuto ottemperare alle prescrizioni date dalla Regione per la discarica, prescrizioni così importanti e tanto sbandierate dal comitato che però non ha mai dato alcuna soluzione per arrivarci. Quest’amministrazione è sempre stata distante senza mai cercare soluzioni per risolvere il tema discariche, delle bonifiche e quello occupazionale, con un assessore all’ambiente che su questi argomenti ha sempre fatto parlare il comitato e il sindaco, il quale ha cercato di cavarsela con qualche comunicato stringato dove prima ci diceva che eraspaventato da un eventuale fallimento della società Rimateria, poisosteneva che Rimateria era fallita da tempo e contestualmenteche il futuro di Rimateria era in mano ai soci privati. Il caso voleva però che Pellati votasse in cda Rimateria ma sono sicuro che un uomo di tal esperienza e capacità di mediazione tenessecostantemente informato il sindaco soprattutto sulle questioni strategiche e le relative decisioni da prendere, poiché lo stesso Presidente dentro Rimateria rappresentava principalmente il socio pubblico e nella fattispecie quello di maggioranza cioè il Comune di Piombino. Chissà se qualcuno ha informato la Meloni, che in visita a Rimateria affermò la necessità di evitare il fallimento. E’inaccettabile questo tentativo di distanza dell’amministrazione datutto quello che riguarda Rimateria, ricordo che i comuni ne detenevano il 27,75% di cui Piombino era quello di maggioranza. Perché non si è istruito un approfondimento sulla proposta di Unirecuperi? Sto parlando di trasparenza; perché queste vicende così importanti, non sono arrivate alle commissioni consiliari?Perché davanti allo spettro del fallimento, questi aspetti non sono stati discussi dai rappresentati dei cittadini in Consiglio comunale? A maggior ragione da quei consiglieri che hanno votato la Variante, esponendosi a titolo personale ? Quando dicevamo che su queste vicende ha prevalso il populismo, spesso becero e poco informato, che ha voluto liquidare una questione così complessa nel limbo della deresponsabilizzazione demagogica, avevamo ragione noi; su questa vicenda si sono solo fatti passi indietro.

Gelichi Riccardo portavoce Amare Piombino

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