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Roma, scappa alla vista degli agenti e si rifugia nella Chiesa di Sant’ivo, sequestrati 15 grammi di “shaboo”

Pubblicato il 25 Agosto, 2021

E’ accaduto ieri pomeriggio in via Gregorio VII all’ angolo con via del Cottolengo.

In abiti civili, gli agenti della Polizia di Stato, del Commissariato Borgo, diretto da Liliana Galiani, in servizio per il contrasto dei reati c.d. predatori,  notato uno scooter con a bordo due persone, in atteggiamento sospetto,  hanno deciso di seguire i loro movimenti.  

Percorse poche centinaia di metri, il conducente del mezzo, identificato poi per F.F., romano di 53 anni, dopo aver arrestato la marcia davanti la Chiesa ivi ubicata, ha fatto scendere il passeggero, M.A., romano di 33 anni,  per poi proseguire la marcia fino a via del Cottolengo, in corrispondenza di una entrata laterale del luogo di culto.

L’altro invece, si è avvicinato ad un soggetto straniero, fermo sulla strada in attesa e, insieme a questo, si è diretto verso San Pietro. A quel punto, mentre due dei poliziotti hanno continuato a seguire a distanza i due soggetti, gli altri agenti sono rimasti a controllare i movimenti del primo.

Raggiunta via Sergio I, la coppia si è divisa e, mentre lo straniero si è allontanato l’altro ha iniziato a guardarsi intorno in maniera sospetta.

A quel punto, sempre in contatto radio, gli operatori hanno deciso di entrare in azione e di fermare entrambi i sospetti.    

Il F.F., accortosi di essere osservato, è entrato di corsa in Chiesa gettando a terra 3 bustine, risultate contenere “shaboo” per un peso complessivo di circa 15 grammi, poi recuperate dagli agenti.

Bloccato anche il M.A., entrambi, sono stati accompagnati negli uffici di polizia.

A seguito della perquisizione domiciliare a casa del F.F., i poliziotti hanno rinvenuto, all’interno del cassetto sottostante il tavolo in cucina, un bilancino elettronico.

Arrestati, F.F. e M.A., dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio, in concorso tra loro.  Lo straniero, invece, che nel frattempo era tornato indietro, identificato, ha dichiarato di aver contattato uno dei due arrestati per l’acquisto di shaboo, per un valore di circa 100 euro.

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