Pubblicato il 11 Gennaio, 2023
Michele “BigMike” Operoso è un personal trainer campano a cui nello scorso febbraio gli è stato sottratto il suo amato cane malato di leishmaniosi.
Nonostante le numerose e incessanti ricerche di lui non c’era alcuna traccia. Finalmente però dopo quasi un anno avviene il miracolo: il cane era stato trovato e identificato grazie al microchip.
Nel febbraio del 2022 Ronnie, il Rottweiler di 6 anni, era stato rubato da qualcuno mentre l’animale si trovava in una recinzione insieme ad un altro quattro zampe. Qualcuno ha deciso di fare irruzione, di sottrarre entrambi i cani e di portarli via dall’amore dei loro padroni.
Non appena Michele e l’altro ragazzo si sono accorti di ciò che era accaduto, hanno iniziato da subito le ricerche per poterli ritrovare, ma purtroppo pochissimo tempo dopo è arrivata la prima terribile notizia. Lamù, cane che si trovava nella recinzione insieme a Ronnie, è stato ritrovato senza vita lungo una strada provinciale.
A quel punto la preoccupazione per Ronnie era cresciuta anche perché il Rottweiler affetto da leishmaniosi e bisognoso quotidianamente di una medicina.
Michele dal giorno della scomparsa del suo amato quattro zampe ha fatto davvero di tutto per riuscire a ritrovarlo, dal passaparola agli annunci sui social.
Quando ormai però ogni speranza sembrava essere andata perduta, a Michele è arrivata una chiamata. Probabilmente la chiamata più bella che potesse ricevere.
Una donna poco tempo prima aveva trovato per strada un cane che vagava da solo e per paura che potesse accadergli qualcosa aveva deciso di portarlo in casa e di rivolgersi a un veterinario per conoscere le sue condizioni di salute. Qui ha scoperto che il cane era affetto da leishmaniosi e ha quindi provveduto a comprare e somministrare le medicine per poter tenere sotto controllo la malattia.
Dal controllo, oltre alla scoperta della malattia, è anche emerso che il cane era in possesso del microchip e grazie a questo sarebbe stato possibile rintracciare il proprietario.
Una volta ricevuti i dati, Michele è stato immediatamente contattato e ha potuto così riabbracciare il suo Ronnie dopo 290 lunghissimi giorni di separazione.
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