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Sabrina Impacciatore

Sabrina Impacciatore: “In Italia i colleghi mi mettevano le mani dappertutto” (VIDEO)

Pubblicato il 27 Marzo, 2024

Sabrina Impacciatore sta vivendo una seconda, entusiasmante vita professionale, quella donata dal successo che le ha dato la partecipazione alla pluripremiata serie tv statunitense, targata Hbo, The White Lotus.

Ma il passato, nonostante le soddisfazioni finalmente conquistate, non lo dimentica. E non soltanto per quanto riguarda la gavetta, lo studio per ritagliarsi uno spazio.

Il periodo che l’ha più segnata, quando diventare la star internazionale che è oggi era soltanto un sogno, è quello in cui è stata una delle principali protagoniste di Non è la Rai, il programma cult di Gianni Boncompagni andato in onda su Italia 1 negli Anni 90.

“In Italia i colleghi mi mettevano le mani dappertutto, fuori set ne ho contati almeno quattro, e due con i professori a scuola. Confesso di aver sempre subìto in silenzio. Una volta però gli occhi mi si riempirono di lacrime e quello la smise”, ha detto al Corriere l’attrice protagonista in un episodio della seconda stagione della serie Call my agent in onda su Sky.

La sua esperienza sul set di The White Lotus, dove le è stata data la possibilità di esprimere le proprie preferenze riguardo alle scene intime, segna un netto contrasto con le precedenti esperienze in Italia: “Venivo dall’Italia dove tanti colleghi mi mettevano le mani dappertutto”, rivela, sottolineando la diffusa mancanza di rispetto per i confini personali nell’industria cinematografica italiana.

Grazie al movimento Me Too, il movimento femminista contro le molestie sessuali nato nel 2017, è diventato standard il ruolo dell’intimacy coordinator durante le produzioni negli Stati Uniti. Impacciatore inizialmente era perplessa, le sembrava “Surreale, esagerato”, ma adesso “Benedico che ci sia”.

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