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Sabrina Impacciatore

Sabrina Impacciatore racconta le avances di Gerard Depardieu: “Mi disse di accarezzarmi…”

Pubblicato il 6 Aprile 2023

Sabrina Impacciatore è una delle attrici più amate e apprezzate in Italia e ha conquistato anche l’America dopo la sua interpretazione nella serie tv “The White Lotus”. In un’intervista con il Corriere ripercorre tutta la sua carriera sin dagli inizi, raccontando alcuni aneddoti simpatici e anche piccanti.

L’esordio in teatro con Gianni Boncompagni

Iniziò a recitare a 16 anni in un teatro di Trastevere e poi, quando accompagnò un’amica a fare un provino, ci fu l’incontro con Gianni Boncompagni che lei racconta così: “Mi fece cantare “Il cielo in una stanza”. Ero a cinque metri da Gianni, mi fermò e disse, oddio mi hai sputato in un occhio. Voleva provocarmi. Gli risposi angosciata, dandogli del lei, mi scusi tanto. Voleva studiare la mia reazione. Ma tutto cominciò quando in un’intervista con Roberto D’Agostino parodiai una canzone di Boncompagni cambiando le parole. Mi prendevo in giro sul mio naso. Gianni disse, ma tu allora sai scrivere canzoni”.

Racconta poi dell’incontro con Carmelo Bene che subito ne apprezzò le sue doti: “Cercava la partner per uno spettacolo su Don Chisciotte. Mi disse: sei l’unica degna di stare accanto a un genio. Ma sei pronta a rinunciare a tutta la tua vita? Io potrei svegliarti nel cuore della notte per continuare le prove”.

Una proposta irrinunciabile, alla quale però fu costretta a dire di no per problemi familiari: “Rinunciai perché papà ebbe due infarti. Aveva aperto cinque negozi, se ne dovettero chiudere tre. Ci fu una grave crisi economica in famiglia. Chiamai Gianni Boncompagni, gli chiesi una mano per un lavoro. Mi rispose che non aveva mai raccomandato nessuno ma a Non è la Rai cercavano una segretaria di redazione. Mi misero lì. Dopo sei mesi scrivevo testi, canzoni”.

I complessi del naso

Una delle principali caratteristiche di Sabrina Impacciatore è la gobba del naso, diventata un tratto peculiare della sua persona e addirittura del suo modo di recitare. Inizialmente fece fatica a conviverci: “La gobba mi spuntò a 12 anni. Non ho mai smesso di piangere fino ai 18, quando in una notte ebbi un incubo. Mi toglievano le bende dopo l’operazione chirurgica e urlavo: chi sei tu? Non mi riconoscevo più. Da lì ho cominciato a prendermi in giro sui miei difetti, il naso, l’altezza. Mamma mi diceva che Bridget Jones l’avevo inventata io”.

Le avances di Gerard Depardieu a Sabrina Impacciatore

Un altro punto di svolta per l’attrice fu la partecipazione al film “Concorrenza sleale” con Sergio Castellitto e Gerard Depardieu.

Rivela che proprio l’attore francese le fece delle avances, che lei però respinse: “Ero agitata, non dormivo la notte, prendevo il Lexotan. Depardieu mi disse nel suo italiano francesizzato perché prendi la pillùla, tu la sera prima di dormire accarezzati le cosce e pensa a me. In realtà andò oltre. Si prese una cotta per me, Scola cercò di proteggermi. Mi sentivo come una bistecca davanti a un rottweiler. Ero in soggezione, oggi vorrei essere mangiata da lui”.

Altro passaggio importante per la sua carriera fu “L’ultimo bacio”, un film diventato un classico del cinema italiano: “Il terzo debutto è L’ultimo bacio di Muccino – racconta – quando lo vidi per la prima volta pensai quanto è figo questo, non sapevo che fosse il regista. È stato uno degli incontri più importanti della mia vita, mi fa sentire amata, mi dà fiducia e voglio renderlo felice. Ora che lavoro in Usa fa il tifo per me. Mi ha urlato al telefono: lo vedi, era solo questione di tempo”.