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San Gaetano, Califano: “Nulla è perduto, il gruppo è sereno”

Pubblicato il 18 Marzo, 2022

Le parole di Gianluca Califano, presidente del club reggino che milita in Promozione

Abbiamo vissuto finora una stagione travagliata, ma possiamo ancora chiudere in bellezza. Ci prepariamo al rush finale, consapevoli che non possiamo più perdere terreno. Dobbiamo necessariamente abbandonare la zona calda della graduatoria. Sabato ci troveremo ad affrontare la difficilissima gara contro il Borgo Grecanico, che è un vero e proprio scontro diretto, poi avremo San Giorgio, Archi, Africo, Capo Vaticano e Bagnarese, dove sarà fondamentale sfruttare il fattore casa.

Il San Gaetano Catanoso in questo momento si trova appaiato in classifica con ventuno punti in piena zona play-out

Siamo in netto ritardo sui nostri obiettivi e i motivi sono molteplici; non sono arrivati i risultati sperati finora, ma non dimentichiamo che siamo una matricola, per giunta ripescata. Le colpe, se ci sono, vanno condivise tra tutti. Ci siamo trovati catapultati in un campionato superiore e abbiamo pagato dazio, la squadra è stata costruita di tutta fretta e soprattutto abbiamo dovuto fare i conti con tanta sfortuna. La società San Gaetano non aveva mai disputato questo torneo nella propria storia, ma sono convinto che, con gli ultimi sforzi, si chiuderà dignitosamente per scrivere la storia di una meravigliosa salvezza. Certo è che con la rosa a disposizione avremmo potuto pensare ad un piazzamento di prestigio, vantiamo giocatori importanti come ad esempio Leonardi, La Cava, Iacono e Postorino e non abbiamo quasi mai potuto avere a disposizione elementi fondamentali come Bartolomeo, Caracciolo, Vono, Ferrato e Ricciardi. Ai nastri di partenza abbiamo perso pilastri come D’Ascola, Scappatura, Cedro e Caridi per vari motivi, e sono certo che con loro, lo spogliatoio, avrebbe avuto un’impronta diversa. Inoltre abbiamo pagato i troppi infortuni ed una condizione atletica non eccellente seppure le sconfitte arrivate non sono mai state schiaccianti. Nelle ultime uscite abbiamo prodotto prestazioni importanti perse per evitabili disattenzioni, oltre alle diverse espulsioni gratuite che ci hanno spesso troncato. Un altro dato statistico indicativo sono i zero rigori a favore associati agli innumerevoli legni colpiti.

Quali sono le compagini che più l’hanno impressionata quest’anno? Sin dalle prime battute mi ero espresso sul Brancaleone come la squadra più brillante e la Gioiese come la più compatta, bene anche le catanzaresi che hanno molto da insegnare, mentre le reggine sono state brave a sfruttare ogni risorsa.

Con quale mentalità verranno affrontati i prossimi impegni? Adesso posso dire che nonostante tutto la squadra ha ritrovato la giusta serenità. Siamo più vivi e uniti che mai e siamo ancora in tempo per chiudere con un importante piazzamento. Non ho mai amato lottare per la salvezza, in precedenza avevo affrontato solo un campionato di Promozione, vinto con l’Aurora. È vero che il San Gaetano negli ultimi anni si è snaturato, ma è pur vero che non ha nulla da invidiare a nessuno. La nota senz’altro lieta è stata quella di poter contare su fuoriquota di sicura affidabilità che hanno dimostrato impegno e dedizione e stanno crescendo giorno per giorno, come Felipe Rodrigues, Arcidiaco e Palmisano, oltre a tutti i ragazzi impegnati nell’under. Questo mi lascia ben sperare per il futuro del calcio dilettantistico, che ultimamente ha avuto delle evoluzioni spesso in negativo. Mi hanno comunque molto stupito le caratteristiche del 2002 Davide Laganà; personalità e serietà che lo rendono un veterano in campo, e, credo, per le sue qualità, meriti palcoscenici importanti.

I programmi per il futuro? Questa al S. Gaetano è la mia terza stagione, le due precedenti sono state condizionate dalla sospensione per Covid, ma ciononostante sono state molto piacevoli e preziose. Questa società è composta da splendide persone e a fine anno ci riuniremo e tireremo le somme.

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