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Sanità, Pezzopane: “Ex Lavoratori socialmente utili dimenticati, mi appello a Verì e Romano per stabilizzazione”

Pubblicato il 16 Settembre, 2021

“Signora Assessora Nicoletta Verì, signor direttore Ferdinando Romano, vi scrivo per esporvi un problema finora sottovalutato e che meriterebbe attenzione e disponibilità alla soluzione. La Asl numero 4 di L’Aquila, attuale Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ha utilizzato da settembre 2006 al 31 dicembre 2011 presso la sede di L’Aquila lavoratori in mobilità con indennizzo Inps come Lavoratori socialmente utili (Lsu), attingendo dalle liste di mobilità del Centro per l’impiego di lavoratori licenziati per fallimento e/o cessazione di aziende sul territorio

Sono stati utilizzati come Lsu per i primi 6 mesi, a 20 ore settimanali e senza integrazione economica da parte della Asl, dopo i primi 6 mesi a 36 ore settimanali: con integrazione economica, da parte dell‘Azienda, della differenza tra l’indennità di mobilità percepita dall’Inps (€ 700 e € 800 mensili) e la retribuzione corrispondente all’inquadramento assegnato categoria B o C, previsto dal Ccnl del personale di Comparto (pari a € 350 netti di integrazione mensile a lavoratore). E’ opportuno specificare che la predetta integrazione non prevedeva il versamento dei relativi contributi previdenziali.

Provenivano da Aziende dell’ex Polo elettronico ( ex Optimes ed altre) ed avevano maturato presso le aziende di provenienza una consolidata esperienza professionale (dai 10 ai 25 anni di lavoro) e la Asl 1 aveva utilizzato lavoratori della loro categoria in quanto necessitava di personale amministrativo e tecnico, a seguito di cessazioni di dipendenti per quiescenza, non essendo in quel periodo previsti concorsi e poteva così utilizzare personale con esperienza ad un costo minimo.
La Asl ha assegnato a questi Lsu le stesse mansioni assegnate al personale dipendente del Comparto di categoria B e C.

In data 23 settembre 2008 è stato sottoscritto un “Protocollo d’Intesa” tra Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila ( ero Presidente della Provincia) e l’allora Asl numero 4 di L’Aquila, attuale Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, nel quale venivano inseriti questi Lsu con l’impegno da parte della Asl di presentare alla Regione Abruzzo un piano di stabilizzazione.

La Asl 1 ha continuato a richiedere al Comitato di intervento per le crisi aziendali e di settore della Regione Abruzzo le proroghe del trattamento di mobilità in deroga per questi Lsu,. fino al 31 dicembre 2011, specificando sempre che dette richieste erano motivate ai fini della stabilizzazione.
La Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila nel 2011 ha stabilizzato 34 Lsu della ex Asl Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro e 3 Co.co.co, ma non ha stabilizzato questi Lsu della sede di L’Aquila, contrariamente a quanto stabilito dal “Protocollo d’Intesa” del 2008.

Da gennaio 2012, gli Lsu della sede di L’Aquila, non essendo stati stabilizzati, sono stati inseriti in somministrazione esterna (società interinali e/o cooperative) fino a tutt’oggi, con contratti a scadenza mensile e trimestrale con inquadramento con categoria B oppure C, e continuano a svolgere presso la Asl 1 le stesse mansioni assegnate al personale dipendente nei ruoli amministrativo e tecnico.
Nel corso di questi 15 anni di lavoro prestato presso la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, al fine di veder riconosciuti i loro diritti, sono stati costretti a presentare ricorsi individuali al Tribunale dell’Aquila e con Sentenze individuali del 2016 il Giudice di primo grado del Tribunale dell’Aquila ed in seconda istanza con sentenze del 2018 della Corte d’Appello è stato loro riconosciuto giudizialmente il rapporto di lavoro subordinato però, a tutt’oggi, non è stato riconosciuto da parte dell’Azienda il lavoro subordinato e, quindi, la stabilizzazione.

Ora la Asl 1 ha bandito un concorso per Assistenti amministrativi, senza alcun riconoscimento dei 5 anni di lavoro svolti come Lsu e senza alcuna riserva per questa categoria, all’esito del quale in caso di non superamento dello stesso lavoratori e lavoratrici di lunga e fattiva esperienza rischierebbero di essere licenziati.
Questa sommariamente è una storia che dura da ben 15 anni, gli ex Lsu della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila sono rimasti in 20, la soluzione è possibile e giusta. 

Mi auguro che affrontiate questa situazione con la dovuta attenzione. Attendo riscontri.” Così la deputata Stefania Pezzopane, con una lettera all’assessora Verì ed al direttore Asl Romano, ha chiesto di risolvere la stabilizzazione di lavoratrici e lavoratori ex Lsu del Polo elettronico dell’Aquila

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