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Sanremo, Spirlì: “Viva la sana ironia ma le regole devono valere per tutti”

Pubblicato il 3 Febbraio, 2022

Sulla vicenda Checco Zalone interviene anche l’ex presidente f.f. della Calabria Nino Spirlì.

VIVA LA SANTA IRONIA!!!Però…Vorrei capire perché si può ironizzare (giustamente) sui Calabresi e le loro (nostre) donne, sulla soppressata e la ndujia, e anche la cipolla di Tropea – e va benissimo – perfino su Gesù e il Battesimo, ma non si può ironizzare su islam, neri, omosessuali. Almeno pubblicamente, visto che, poi, li senti in privato dire porcherie di ogni genere su tutti!!!Chi mi spiega dove comincia e dove finisce l’odio e la capacità di ridere – anche amaramente – di se stessi e della miseria umana? Continuo a seguire Sanremo a pizzichi e bocconi, perché non ho la costanza di ascoltare decine di canzoni tutte insieme, ma, a me, l’ironia di Che Cozzalone, perché così si deve pronunciare e non con la Z dolce, fa sorridere e mi mette di buonumore. Come e quanto Pio e Amedeo! Ma, allora, le regole DEVONO VALERE PER TUTTI! Ipocriti e ignoranti!

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