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Sant'Agata

Sant’Agata, anche per l’Ottava candelore vietate: “E’ una grande idiozia”

Pubblicato il 9 Febbraio, 2022

Nulla da fare. I devoti dovranno farsene una ragione, dovranno pazientare. Perlomeno, quelli che ritengono essenziale il contatto visivo, dal vivo, col busto reliquiario di Sant’Agata. Perché per quanto riguarda quell’aspetto, la spaccatura è evidente fra chi ritiene sufficiente e prioritario l’aspetto spirituale della Festa in onore della Patrona di Catania e chi soffre profondamente il distacco fisico dal simulacro e da tutte le manifestazioni, anche folcloristiche, che caratterizzano l’evento religioso.

Il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica si è riunito in Prefettura per decidere il da farsi per l’Ottava, l’ultima occasione invernale per salutare la Patrona, quella in cui sull’altare maggiore della Cattedrale vengono collocati i reliquiari e il mezzo busto raffigurante la Santa per dare la possibilità ai cittadini di salutarli. Momento molto sentito dai fedeli che desiderano la possibilità di toccare e baciare i contenitori argentei che comprendono diverse parti del corpo di Sant’Agata, tra cui le braccia, i piedi, i femori, la mammella ed il sacro velo.

Ecco, nulla di quel che abbiamo descritto accadrà giorno 12 febbraio, sabato. Per l’Ottava, stesse decisioni prese per le altre giornate dedicate ai festeggiamenti, che, per via delle restrizioni anti Covid, anche quest’anno sono stati limitati agli aspetti prettamente liturgici, trasmessi via streaming sui canali social della Curia. Non sarà esposto, quindi, il busto reliquiario e non sarà possibile assistere in presenza alla messa in Cattedrale.

Una decisione che ha di fatto bocciato la petizione promossa da alcuni rappresentanti dei cerei. Questa.

Sant'Agata

Una decisione che ricalca quella presa nella scorsa edizione ma che questa volta è più difficile da digerire perché gli effetti della pandemia sono meno pesanti e condizionanti, così come dimostra la decisione del Governo di permettere, da venerdì, la riapertura delle discoteche e di non indossare le mascherine all’aperto.

Quel che, però, proprio non si riesce a metabolizzare è perché pure le candelore non potranno essere esposte. Non in giro in processione, attenzione. Esposte, soltanto esposte sul sagrato delle chiese che le custodiscono. Perché alcune si trovano all’interno di San Nicolò l’Arena, dove si sta restaurando la “mamma delle candelore”, quella dei Panettieri, altre sono nelle parrocchie delle rispettive confraternite e da lì non potranno muoversi di un millimetro, né essere esposte ai fedeli.

“Già ci sembra assurdo che non sarà concesso di potere rivolgere una preghiera o, e non immaginate quanto sia importante per chi cerca un conforto nella sofferenza, la richiesta di una grazia al busto reliquario almeno per l’Ottava – commenta Piero Lipera, legale e portavoce del Cereo degli Ortofrutticoli – ma il vietare anche di esporre sul sagrato delle chiese le candelore è un accanimento senza giustificazione. Anzi, è una grande idiozia. Sì, una grande idiozia”.

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