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Sant'Agata

Sant’Agata: l’omaggio floreale dei vigili del fuoco non spegne le polemiche

Pubblicato il 2 Febbraio 2022

https://youtu.be/6DGwi0lBp_4

No, non spegne le polemiche. Tutt’altro. Le accende, invece. Ormai stanno così le cose. La tensione non accenna a scemare, è quotidianamente alimentata. Qualsiasi evento legato alle celebrazioni in onore di Sant’Agata ha la doppia lettura: quella di chi ne scorge l’offesa e quella di chi la accetta per quel che è, conseguenza delle disposizioni dettate dalla restrizioni anti Covid.

Insomma, l’omaggio floreale che ogni anno è offerto dai vigili del fuoco alla Patrona di Catania in due luoghi simbolici (la Cattedrale del Duomo e la statua a lei dedicata in piazza dei Martiri) ha gettato benzina sul fuoco. Ancora, dopo l’invito nel quale si consigliava il tipo di abbigliamento per assistere alla messa di ieri pomeriggio, da molti è stata percepita come una sottolineatura classista, come se i presidenti dei Cerei non fossero in grado di capire quale contegno avere in luoghi sacri: “Il vestito della festa: il sacco devozionale! A parte questo ormai S. Agata è diventata festa di élite, per pochi! Spero che torni presto ad essere la festa di un intero popolo”.

“Grazie al corpo dei vigili del fuoco, ma anche questa piccola manifestazione fatta in silenzio e senza partecipazione del popolo… Mah. Eppure dal 26 novembre al 6 gennaio era tutto pubblicizzato ed autorizzato. Non c’è nessuna logica”, è uno dei commenti che sintetizza lo stato d’animo di alcuni devoti, delusi dal fatto che l’omaggio sia stato fatto in modo che, è questa la percezione, non si raggruppassero fedeli e curiosi ad assistere così come avvenuto nelle scorse edizioni. I fiori sono stati donati a tarda sera.

“Ormai è talmente evidente che vogliono emarginare il popolo dalla festa”, “La festa di Sant’Agata è diventata un privilegio per pochi fortunati, per chi ricopre qualche incarico importante, per chi a conoscenze importanti”, chiosano amareggiati altri.

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