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Tragico schianto con la Ferrari a 200 km/h: identificato un noto dj, è mistero sull’altro passeggero

Pubblicato il 4 Aprile, 2024

Pasqua di sangue sulla bretella di raccordo tra Ivrea e Santhià, dove una Ferrari si è schiantata contro un guard rail per poi prendere fuoco domenica mattina scorsa. A bordo del bolide, una Ferrari GTC4 Lusso, c’erano due persone, entrambe morte carbonizzate dopo l’incendio che si è propagato in seguito al terrificante impatto.

Con ogni probabilità una delle due persone a bordo dell’auto era Hysni Questaj, un noto dj originario del Kosovo, ma residente a Villeneuve, nel cantone del Vaud in Svizzera. Si indaga ancora per risalire alla seconda vittima, rimasta al momento senza un’identità.

Il veicolo infatti è intestato proprio a Questaj, che non ha fatto avere più sue notizie dal giorno di Pasqua, come confermato dal fratello giunto in Italia.

Le dinamiche del devastante incidente

Nel terribile incidente la Ferrari da 690 cavalli dopo il violentissimo impatto contro il guard rail si è spezzata a metà: la parte posteriore è stata sbalzata ad una distanza di 50 metri, all’altezza di una piazzola di sosta, mentre la parte anteriore è stata letteralmente divorata dalle fiamme.

I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, sono stati costretti a tagliare le lamiere dell’auto, ma per i due ormai non c’era più niente da fare. Secondo le prime ricostruzione l’auto stava sfrecciando ad una velocità folle, almeno 200 km/h, e l’asfalto era bagnato. Non è escluso quindi che a causa dell’asfalto viscido l’auto abbia perso aderenza, andando a sbattere contro la spalletta di cemento del guard rail centrale.

Se quasi sicuramente una delle due persone a bordo dell’auto era Questaj, ancora non è stato possibile dare un volto alla persona che viaggiava con lui. In un primo momento si pensava che potesse essere la moglie, ipotesi scartata poiché la donna sarebbe in Kosovo insieme ai suoi due figli.

Per dare un nome all’altra vittima bisogna necessariamente attendere il test del Dna, richiesto dal pm Mariaserena Iozzo della Procura di Vercelli, che servirà anche a confermare l’identità del dj. In ogni caso a quanto pare la persona che viaggiava con lui era probabilmente una donna.

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