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Sconcertanti le affermazioni dell’assessore Simone Bezzini sull’ospedale unico Piombino-Cecina

Sconcertanti le affermazioni dell’assessore Simone Bezzini sull’ospedale unico Piombino-Cecina

Pubblicato il 1 Marzo, 2021

Abbiamo apprezzato la disponibilità della direttrice generale dell’Asl Nord Ovest che venerdì 26 febbraio ha incontrato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’assessore Gianluigi Palombi per discutere delle vicende sanitarie della Val di Cornia. Ciò dimostra che le nostre iniziative, in primis il presidio presso l’Ospedale di Villamarina, stanno ottenendo il risultato sperato. Siamo stati informati che nei prossimi giorni potrebbe esserci anche un appuntamento con l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, quindi un ulteriore passo avanti.

Sinceramente, però, ci hanno alquanto sconcertato le coeve dichiarazioni dello stesso assessore pubblicate sulla stampa in riferimento all’ospedale unico Piombino-Cecina, a fronte di una programmazione che di fatto resta solo aleatoria, visto che manca un progetto definito ed un regolamento che determini le competenze di ciascun presidio. Oltretutto, servirebbe prioritariamente un preliminare confronto con le istituzioni locali, che al momento non c’è ancora stato. 

Inoltre, l’assessore Simone Bezzini fa riferimento alla riqualificazione delle sale parto di Cecina ed al rispristino del punto nascita di Piombino con la creazione di un centro di simulazione per l’intero percorso. Questo punto andrebbe esplicato, per chiarire se ciò significa un esclusivo ambito di formazione per il personale, oppure se vi sono anche implicazioni riferibili a nuove tecnologie da utilizzare durante i parti nel punto nascita di Piombino. Senza dimenticare il riferimento ad un centro presso il presidio di Villamarina per la procreazione medicalmente assistita ed ambulatori per l’infertilità maschile.

L’assessore regionale, di fresca nomina, sicuramente non conosce le problematiche sanitarie del nostro territorio, tanto meno è a conoscenza di un ciclico smantellamento del presidio ospedaliero di Villamarina che dura da oltre 15 anni, con la perdita di moltissimi e fondamentali servizi di base. Non chiediamo qualificati ambiti specialistici, bensì un ospedale che dia risposte immediate ai cittadini sulle patologie più diffuse, senza dover ricorrere continuamente a prestazioni in altri nosocomi più attrezzati. Prima di affrontare la questione della procreazione assistita, dovremmo impegnarci a creare i presupposti perché a Piombino tornino a nascere bambini, evitando la diaspora delle nostre concittadine in gravidanza.

Il nostro territorio ha anche grosse problematiche sotto il profilo delle patologie cardiovascolari, con distanze elevate per raggiungere i primi centri di emodinamica più vicini. Sarebbe forse opportuno, tenere di conto di tali questioni prima di avventurarsi in percorsi tutt’altro che urgenti. Pertanto le nostre iniziative, tese a mantenere alta l’attenzione sulla sanità del nostro comprensorio e sulle carenze strutturali dell’ospedale di Villamarina, continuano con convinzione e con la stessa determinazione con cui abbiamo incominciato.

Non arretreremo di un passo, d’altra parte non ci fidiamo delle promesse, ma vogliamo che ci siano forniti dati precisi sui programmi, sulle risorse, ed un preciso cronoprogramma sugli interventi. Ringraziamo i tanti cittadini, che pur non potendo partecipare al presidio per motivi di sicurezza legati al COVID, quotidianamente ci mostrano il loro affetto ed il loro sostegno in tanti modi diversi. Un segno tangibile della loro presenza al nostro fianco è dimostrato dai tanti fiocchi rosa ed azzurri che tappezzano le vie ed i negozi della città.

FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI

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