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Senza casa e lavoro, dormono in autostrada. Polizia stradale aiuta madre e figlio

Pubblicato il 7 Luglio, 2021

Senza casa né lavoro, per una settimana hanno dormito all’interno della loro auto parcheggiata in un’area di servizio dell’A1. Protagonisti di questa storia triste una madre e un figlio originari del Sud, ma residenti al Nord. Individuati nei pressi di Fabro dalla Polizia stradale di Orvieto, gli agenti lì hanno aiutati donando generi alimentari e una somma di denaro. Poco più che cinquantenne lei, 25 anni lui, agli agenti che hanno chiesto spiegazioni sulla prolungata presenza in autostrada: la donna ha raccontato di aver perso il lavoro a causa di una situazione familiare complessa e quindi, con il precipitare di quella economica, di aver dovuto lasciare l’abitazione in cui viveva con il figlio. A colpire e coinvolgere ancora di più gli agenti è stato il fatto che la donna abbia raccontato di essersi voluta fermare a Fabro perché da piccolina frequentava con suo padre Città della Pieve, cittadina a poche decine di chilometri di distanza. La solidarietà degli agenti “Qui mi sento davvero a casa, questi luoghi mi danno un po’ di sostegno e conforto per sopportare la nostra sofferenza” avrebbe detto la cinquantenne ai poliziotti che l’hanno ascoltata. Questi hanno deciso di acquistare per madre e figlio dei generi alimentari di prima necessità, come pasta, biscotti, marmellata e legumi, ma anche di fare una piccola colletta per aiutarli economicamente e dare loro un minimo di respiro. Un gesto di gran cuore non nuovo per i poliziotti della Polstrada orvietana, diretti dal comandante Stefano Spagnoli, che già a maggio 2020 si erano autotassati per aiutare un’altra famiglia, in difficoltà sempre lungo l’Autosole, a raggiungere il Trentino, dove la figlia piccola, con problemi di salute, doveva sottoporsi ad un’importante visita medica.

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