Pubblicato il 19 Novembre, 2021
Francesco Bignotti, assessore alle Politiche sociali del Comune, scrive in una nota: “Nonostante il delicato lavoro che gli uffici del settore delle politiche sociali del Comune dell’Aquila quotidianamente portano avanti, risolvendo insieme all’assessorato di riferimento le difficoltà che si trovano ad affrontare i cittadini, analizzando sistemi culturali e sociali complessi e mettendo in campo una serie di azioni politiche ed amministrative con una visione organica, chiara e sistematica del sociale in questa città, qualche consigliere comunale pensa bene di lanciare un attacco diretto al loro operato.
Ogni richiesta avrà adeguata risposta in Aula consiliare, ma fin d’ora ritengo opportuno evidenziare come le esternazioni emerse a mezzo stampa in merito alla gestione dei servizi di accoglienza dei minori stranieri appaiano infondate. L’attuale dirigente ed il servizio delle Politiche sociali, che, fino a prova contraria, seguono con coscienza, puntualità e precisione tutti i procedimenti di loro competenza, hanno predisposto gli atti relativi a questa procedura con la massima trasparenza legata alle evidenze pubbliche, adeguandosi agli analoghi bandi del ministero dell’Interno ed avendo come obbiettivo quello della qualità dei servizi e delle prestazioni. Seguendo i criteri del disciplinare, la valutazione finale delle 5 strutture che hanno risposto al bando è stata determinata dai calcoli matematici scaturiti dalle precise specifiche del bando.
Pertanto, quelle che vengono ingiustamente apostrofate come ‘disparità’ appaiono come valutazioni oggettive emerse, che tengono conto della quantità e qualità delle prestazioni.
Anzi, da cittadino aquilano, credo che non bisognerebbe criticare il lavoro di dirigenti e funzionari che, a differenza del passato, hanno stabilito un protocollo chiaro che ha messo in primo piano la progettazione di qualità a beneficio dell’utente finale. Pertanto invito chi rilascia queste dichiarazioni sfilacciate a mezzo stampa, qualora nutrisse altri dubbi in futuro, a trascorrere qualche ora lavorativa con i funzionari e i dipendenti del settore delle politiche sociali, per rendersi conto della professionalità e dell’importanza del loro operato”.
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