Pubblicato il 10 Gennaio 2024
“Report, Il Fatto e i 5 Stelle. Tutti insieme appassionatamente contro di me. Vogliono farmi le scarpe? Eccole! #diffamatori #diffamatoriseriali #sgarbeide“.
Così Vittorio Sgarbi.
Con un post sui social non le manda a dire a chi, secondo il critico d’arte e sottosegretario ai Beni Culturali , sta manovrando per farlo estromettere dalla squadra del governo Meloni.
E’ seduto su una sedia in un museo, scalzo con accanto un paio di scarpe…
Il riferimento, esattamente, è all’indagine per autoriciclaggio che lo ha travolto dopo che la trasmissione televisiva condotta da Sigrifido Ranucci aveva denunciato il caso del quadro “La cattura di San Pietro” di Rutilio Manetti, scomparso dal castello di Buriasco nel 2013.
“Il quadro originale è il mio, l’altro era una copia mal fatta”, ha dichiarato Sgarbi, ribadendo che non ha alcuna intenzione di dimettersi per “accuse totalmente inventate”, così come appunto chiedono a gran voce da più parti.
“Io trovai il vero Manetti nella villa di Viterbo che stavo restaurando e che apparteneva alla cognata di Papa Innocenzo X. Perché mai avrei dovuto esporre un falso?”, ha sottolineato il sottosegretario.
Numerosi i commenti a sostegno di Sgarbi che in un’ora dalla pubblicazione, già soltanto su Faceook ha raggiunto quasi 300 commenti e 1000 like.