« Torna indietro

Signorelli

Signorelli: “Mi sono dimesso da portavoce di Lollobrigida”

Pubblicato il 11 Giugno 2024

“Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida”. Paolo Signorelli prende atto della bufera che lo ha travolto e agisce di conseguenza.

“Per me e per la mia famiglia, per non danneggiare il governo. Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte”, spiega in un’intervista rilasciata a Il Foglio.

Roba forte quel che si legge nelle chat rese pubbliche da Repubblica. I messaggi che Signorelli si scambiava con Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà della Lazio soprannominato Diabolik. L’esponente di estrema destra e trafficante di droga è stato ucciso a Roma nell’agosto del 2019.

Marito e padre di due figli, adesso prende le distanze da quell’antisemitismo condiviso all’epoca delle chat.

“Era un’altra fase della mia vita, quello era un altro Paolo: sono notizie che parlano di un tempo lontano a cui non faccio riferimento e in cui non mi riconosco in nessun modo”, spiega.

“Il passato – prosegue – non si rinnega, anche se si commettono errori. Ma da persona matura non sono più vicino ad ambienti che per tanti motivi ho frequentato”.

E a Il Foglio racconta quali sono i motivi.

“Sono un ex calciatore, vengo da una storia famigliare che non rinnego e pur rimanendo un tifoso della Lazio da anni non vado in curva”.

La storia famigliare alla quale si riferisce il nonno sui omonimo, Paolo Signorelli, esponente dell’estrema destra e fondatore di Ordine Nuovo, il movimento politico e organizzazione terroristica di estrema destra extraparlamentare nato nel dicembre 1969 e poi sciolto.

“Visti anche i rapporti con i miei colleghi che in questi giorni, in camera caritatis, mi hanno espresso solidarietà. Ma questa bufera mi impedisce di continuare a fare il mio lavoro: così ho rassegnato le dimissioni che il ministro ha accettato. Lo ringrazio per la vicinanza alla mia famiglia e la conferma della stima nei miei confronti. Ringrazio Giorgia Meloni, Arianna e tutti coloro i quali ho avuto il piacere di lavorare”, ha concluso Signorelli, che ha incontrato ieri il ministro dell’Agricoltura per rassegnare le dimissioni.