Pubblicato il 24 Gennaio, 2023
Un esempio, quello di Silvia Casanova, la 27enne di Tarquinia, che ha affrontato la Cipo con coraggio.
Silvia è morta nella notte tra sabato e domenica nell’ospedale di Viterbo, uccisa dalle complicazioni causare dalla pseudo ostruzione intestinale cronica, che da anni la costringeva a letto, alimentata da un sondino.
Bellissima e forte, Silvia, su Facebook veniva chiamata “Grande Guerriera” dai molti amici che le hanno manifestato affetto e vicinanza.
Silvia, nella cittadina dell’alto Lazio, era molto conosciuta e suoi social era lei stessa a raccontare quanto fosse terribile quella malattia che l’ha colpita quando aveva appena 19 anni.
La ragazza, per alimentare il suo coraggio, aveva scritto anche una lettera a papa Francesco a cui aveva chiesto vicinanza, e alla quale Bergoglio aveva risposto.
“Ha combattuto fino alla fine, ma il fisico non ha retto – le parole del marito – Silvia era una donna speciale e aveva il dono di rimanere simpatica a chiunque la conoscesse”.
Il marito di Silvia, dopo tante battaglie, era riuscito ad ottenere solo 6 ore al giorno di assistenza giornaliera, comunque insufficienti per una malattia che richiede un sostegno h24.
“Io dal 2017 l’ho assistita continuamente. Io ho dato tutto e lei ha dato tutto a me. Ci siamo sposati il 16 settembre del 2019, ma stiamo assieme da 13 anni”, scrive Tufarini, che sta ultimando un libro per raccontare il calvario imposto dalla terribile malattia.