Pubblicato il 18 Novembre, 2021
“Vedo che in rete e in tv la macchina spargiveleni disperatamente in cerca di correità, si occupa anche di me – scrive su Facebook Pierluigi Bersani rispondendo a Matteo Renzi, che a La7 lo aveva accusato di aver preso soldi dai Riva, quando erano proprietari dell’ex Ilva di Taranto -. Alle elezioni del 2006 (quando il mio ruolo di segretario del Pd era ancora nella mente di Giove) – prosegue Bersani – ebbi un sostegno davvero largo di molti industriali oltre che di associazioni, di cittadini, di lavoratori. Nessuno che allora risultasse imputato di qualsivoglia reato. Tutto svolto, ovviamente, secondo legge e tutto verificato dalla giurisdizione. Per capire meglio andrà ricordato che dal ’96 al 2001 avevo fatto il ministro delle attività produttive e dei trasporti. Una rapida scorsa ai giornali dell’epoca può bastare per farsi un’opinione sulle riforme di quegli anni e sul giudizio che ne derivò nel mondo della produzione e del lavoro. Era ben noto in quel mondo, inoltre, che nessuno aveva mai dovuto o potuto pagarmi un caffè né corrispondere a qualche mia richiesta impropria. Se qualcuno della banda dei veleni vuole oggi mettere in dubbio la mia correttezza o la mia totale autonomia da qualsiasi condizionamento parli chiaro e non per allusioni e apponga cortesemente la firma. Imparerà a conoscermi meglio”.
Leggi le altre notizie
-
Giorgia Meloni accoglie Olaf Scholz: “Rapporti intensi con la Germania” (VIDEO)
-
Gilda Sportiello: la prima deputata che allatta tra i banchi del Parlamento (VIDEO)
-
La Russa: “Se il figlio manca di rispetto a una ragazza, un genitore deve dargli un ceffone, forte”.
-
Luigi Di Maio, la nuova vita condivisa in arabo: primo giorno in carica nel Golfo
-
Elly Schlein, torna alla carica nella diretta social: “Noi non ci fermiamo. Abbiamo solo cominciato” (VIDEO)